Green Pass, Mascherine e Smart Working, ecco le ultime Novità anti-Covid

Green Pass, Mascherine e Smart Working, ecco le ultime Novità anti-Covid – A quasi 2 anni dall’arrivo del coronavirus parliamo ancora di emergenza sanitaria sebbene la maggior parte della popolazione si sia vaccinata. Con molta probabilità lo stato di emergenza sarà prorogato fino a marzo 2022 mentre il decreto con le norme anti-Covid in vigore per gestire la pandemia scade il 31 dicembre, e per tale motivo il governo ha deciso si stabilire l’obbligatorietà del Green pass fino a giugno.

Il Ministro Speranza afferma che lo stato d’emergenza sarà prorogato finché necessario a seconda della curva dei casi di positività al coronavirus e senza mai però fermarsi con il piano vaccinale.

Occorre sempre rispettare le regole fondamentali anticontagio per eviare la diffusione del virus e per quanto riguarda lo stato di emergenza e smart working  l’intenzione dell’esecutivo sarebbe dunque quella di non abbassare la guardia e prorogare almeno fino a primavera alcune delle norme ancora in vigore.

Lo stato di emergenza può durare 12 mesi con proroga di altri 12 ed essendo stato dichiarato la prima volta nel gennaio 2020, ma per tale decisione occorre attendere la fine del mese di novembre 2021.

Con la possibile proroga dello stato di emergenza saranno riveste anche le misure relative allo smart working sia nel settore pubblico sia in quello privato, mentre resta obbligatorio il green pass in modo tale da tenere in sicurezza i luoghi di lavoro.

Il Ministro Speranza afferma che l’obiettivo delle vaccinazioni è quello di immunizzare il più possibile in modo tale da proteggere gli immunizzati da chi non lo è.

Anche il Ministro Costa si esprime in merito al green pass e afferma che con il 90% dei vaccinati si potrebbe anche pensare ad un allentamento del green pass, in quanto occorre dare delle prospettive ai cittadini.

Anche sull’obbligo della mascherina ci sarà da valutare l’andamento della pandemia e lo stesso dovrebbe esser fatto sul mantenimento delle misure restrittive inerenti ai “cambi di colore” delle Regioni, stabiliti in base al numero di positivi e posti occupati nelle terapie intensive.

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