Il settore della scuola è strategico per l’intero paese, per questo una parte dei fondi del PNRR e dei fondi dell’Europa verrà destinato alla scuola, secondo il Ministro dell’Istruzione Bianchi da oggi al 2024 saranno fatti ingenti investimenti nella scuola, istruzione e cultura con l’assunzione di 70.000 docenti a tempo indeterminato, con l’intento anche di debellare il fenomeno delle supplenze, cui ogni anno si fa ricorso in maniera sempre massiccia, nell’articolo facciamo il punto con tutte le ultime novità e notizie.
L’obiettivo del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è quello di garantire concorsi ordinari regolari, a cadenza annuale, per un equilibrio finale tra docenti in uscita per pensionamento e docenti in entrata, almeno fino al 2027. A tal proposito sono state annunciate ben 70mila nuove assunzioni entro il 2024 che sono inserite nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Il Ministro Bianchi ha affermato che al momento stanno lavorando per nuovi obiettivi , in quanto occorre riformare l’intero sistema scolastico al più presto, per evitare i dati di decrescita degli studenti per classe che già si stanno riscontrando.
Il Ministro Bianchi sottolinea l’importanza di garantire un organico stabile e necessario inoltre l’abbattimento delle classi pollaio.
Secondo una recente indagine pare che dai dati registrati negli ultimi anni il numero degli iscritti alle scuole è diminuito e continuerà a diminuire a casa della denatalità, e provocando così una riduzione della necessità di personale scolastico.
Tutte le riforme del Pnrr
1) Riforma degli istituti professionali: tale riforma ha l’obiettivo di allineare i curricula degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze che proviene dal tessuto produttivo del Paese. Inoltre si punterà ad una formazione degli studenti in base alle esigenze di ciascun territorio.
2) Riforma del sistema Its mira a semplificare il modello organizzativo e didattico, per aumentare il numero degli istituti e degli iscritti, migliorare la qualità del collegamento con la rete degli imprenditori nei territori, al fine di colmare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro.
Si punterà a coinvolgere imprese, università, centri di ricerca ed Enti Locali, per offrire così corsi terziari job-oriented sempre più avanzati per la formazione di tecnici che gestiscono sistemi e processi ad alta complessità in sei aree. (l’attuazione della riforma avverrà entro il primo semestre del 2022, è prevista nel 2025).
3) Riforma dell’orientamento – Introdotti moduli di orientamento dedicati agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado e inoltre sarà realizzata una piattaforma digitale di orientamento relativa all’offerta formativa terziaria degli Atenei e degli ITS.
Importante sarà la collaborazione tra il sistema di istruzione, le università e il mondo del lavoro per contrastare anche la dispersione scolastica e crescita dei neet.
4) Reclutamento del personale docente – L’attuale sistema di reclutamento dei docenti sarà rivisto e sarà migliorata la qualità dei percorsi educativi, per offrire agli studenti sempre migliori livelli di conoscenze, capacità interpersonali e metodologico-applicative, nonché coprire con regolarità e stabilità le cattedre disponibili con insegnanti di ruolo.
I docenti saranno formati con metodologie innovative che consentiranno un processo di selezione basato non solo sul livello di conoscenza ma anche sui metodi didattici acquisiti e sulla capacità di relazionarsi con la comunità educativa.
5) Scuola di alta formazione e formazione continua – Una Scuola di Alta formazione e formazione continua per dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA garantirà un continuo sviluppo professionale e di carriera coinvolgendo Indire, Invalsi e Università italiane e straniere, per una formazione di qualità, in linea con gli standard europei.
La trasmissione di competenze metodologiche, digitali e culturali nell’ambito di una didattica di alta qualità è fondamentale nel mondo scuola e per tale motivo occorre fornire una formazione pedagogica e didattica che, insieme a una conoscenza approfondita della materia.
6) Riorganizzazione del sistema scolastico – Il numero delle studentesse e degli studenti per classe e il dimensionamento della rete scolastica, questi sono i due obiettivi della riforma.