Non tutti sanno che nelle Università oltre a studiare e anche possibile lavorare, esiste infatti la carriera universitaria un percorso formativo che consente di poter lavorare nelle università italiane come ricercatore o come docente/professore universitario, in questa guida di approfondimento andremo a vedere quali sono tutti gli step da seguire per intraprendere la carriera universitaria, quali sono i requisiti da possedere, e qul è lo stipendio come docente e come ricercatore.
Al termine del percorso scolastico di 5 anni per ottenere il titolo di diploma molti studenti sono indecisi sul tipo di indirizzo di studio universitario intraprendere, mentre altri hanno le idee già molto chiare per il lavoro dei loro sogni, ovvero puntare alla docenza in ateneo.
Ma quali sono gli step da seguire per diventare un docente universitario?
Spesso gli studenti che vogliono intraprendere la carriera universitaria per diventare docente universitario vengono fermati dai tanti luoghi comuni, ovvero dal lungo iter necessario per innanzitutto diventare ricercatore e successivamente anche professore universitario, ma non è sempre così, molto dipende anche dalla bravura e dall’impegno dello studente.
Se volete diventare docente universitario dovete dapprima informarvi sull’iter di studio da seguire e valutare i pro e i contro di tale percorso, infatti la prima cosa da fare è iscrivervi ad un corso di laurea prima triennale e poi accedere alla specialistica, meglio scegliere un settore scientifico disciplinare in modo tale che in futuro potete scegliere di insegnare un intero raggruppamento disciplinare.
Dopo i primissimi step e acquisizione dei primi titoli di studio occorre un periodo di formazione post laurea vincendo un concorso per accedere ad un dottorato di ricerca.
Il dottorato di ricerca – Dopo aver conseguito la laurea magistrale per accedere al dottorato di ricerca occorre superare un concorso per l’accesso e se selezionati, la durata del percorso è di almeno tre anni (massimo 5) durante i quali il dottorando deve elaborare una tesi originale di ricerca ma anche:
- redigere ricerche;
- accumulare pubblicazioni su riviste scientifiche;
- scrivere vari saggi e libri.
Un periodo di formazione necessario per approfondire la metodologia per la ricerca scientifica avanzata.
Assegni di ricerca e concorsi per salire di fascia – Dopo aver concluso la formazione post laurea occorre attendere un concorso da ricercatore, e magari cercare di ottenere anche un assegno di ricerca e a tal punto del percorso occorre il minimo periodo di prova prima dell’assunzione con contratto a tempo indeterminato (3 anni).
Ricoprendo il ruolo di ricercatore avete assicurate delle ore di didattica che potranno dunque essere funzioni integrative al programma ordinario, e magari sebbene a contratto potete anche ricoprire il ruolo di docenti.
Retribuzioni per fasce – Passiamo ora a segnalarvi le diverse retribuzione a seconda della tipologia di contratto stipulato:
- Stipendio Ricercatore: possibilità di ottenere 250-350 ore annue di didattica con un equivalente di 1200-1700 euro al mese;
- Stipendio Professore a contratto: non è previsto uno stipendio mensile, ma la loro retribuzione è calcolata su base oraria (tariffa tra i 40 e i 60 euro escluse le sessioni di esami);
- Stipendio Professore associato: lo stipendio si aggira intorno ai 2200-2700 euro al mese;
- Stipendio Professore ordinario (docente titolare di cattedra) per circa 3300-4000 euro al mese.
Esistono inoltre gli scatti di anzianità che avvengono ogni tre anni e i cui aumenti sono stabiliti secondo questo schema:
- il 12% in più per i primi 12 anni di carriera;
- il 6% in più dopo i 16 anni di carriera;
- il 2,5% in più dopo i 28 anni di carriera.