Il caro bollette è un problema da affrontare in maniera stratturale e non con interventi “toppa” come ha fatto il governo fino ad ora, per arginare i continui aumenti delle bollette di luce e gas è necessario mettere in campo una vera e propria riforma della bolletta energetica a cui il governo starebbe pensando come soluzione al problema, nell’articolo facciamo il punto sulla situazione andando a vedere anche quali saranno gli aumenti previsti per il 2022.
Per fermare l’aumento del costo delle bollette dell’energia, luce e gas in particolar modo, il governo è chiamato nuovamente a scendere in campo, infatti senza un intervento che metta a disposizione fondi a partire dal 1 gennario 2022 ci saranno nuovi aumenti dei costi legati alla bolletta di luce e gas, secondo le stime fatte da ARERA ci potrebbe essere un vero e proprio raddoppio della spesa energetica per famiglie e imprese italiane.
Il governo è già intervenuto nel corso del 2021 per mitigare gli aumenti della bolletta, ora dovrà farlo nuovamente per arginare i nuovi aumenti, l’attuale situazione legata al consumo dell’energia elettrica e del gas, mette il governo davanti ad una situazione che chiede un intervento strutturale, è chiaro che gli aumenti dureranno per tutto il 2022 ed anche oltre, per tanto è necessario porre in essere delle misure che risolvano il problema in maniera definitiva.
Il governo starebbe pensando ad una vera e propria riforma della bolletta elettrica intervenendo sulle voci che compaiono in bolletta, una soluzione non di facile applicazione ma che potrebbe risolvere questo problema in maniera definitiva ed evitare continui interventi da parte dello stato.
La riforma della bolletta elettrica andrebbe ad intervenire sulla trimestralità delle bollette, è fatto noto che gli aumenti vengono applicati su base trimetrale e non mese per mese, questo perchè le tariffe energetiche di luce e gas vengono discusse ogni tre mesi, e subiscono l’influenza dell’andamento dei mercati e del costo delle materie prime.
La riforma della bolletta elettrica potrebbe essere attuata con due soluzioni, la prima trasferendo tutte quelle componenti non legate al sistema energetico, quindi dai costi di smantellamento delle centrali nucleari ai regimi tariffari speciali per le ferrovie. Queste voci sono raggruppate sotto la dicitura “Arim” (che consta circa 2,3 miliardi di gettito annuale).
La seconda possibilità prevede invece una rivisitazione degli incentivi alle rinnovabili: sono la voce più pesante della componente Asos degli oneri di sistema. Tuttavia questa seconda opzione è molto più complicata da portare a termine in un breve arco di tempo.
Ad oggi non c’è nulla di concreto sulla riforma della bolletta, ci sono discussioni e proposte che poi dovranno trovare fattibilità, di sicuro è l’intervento del Governo che ha messo a disposizione ulteriori fondi per contenete l’aumento delle bollette che partirà dal 1 gennaio 2022.