Mancano pochissimi giorni al via per le vaccinazioni dedicate ai minori di età compresa tra i 5-11 anni, occorrerà attendere il 16 dicembre 2021. Ad annunciare la data prevista per l’inizio delle vaccinazioni dedicate alla fascia di età 5-11 anni è stato il Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, infatti nei prossimi giorni gli interessati potranno registrarsi per effettuare la prenotazione vaccinale anti-covid.
Per prenotare le vaccinazioni 5-11 anni basterà collegarsi online sul sito dedicato alle prenotazioni e sarà possibile accedere alla scelta delle date disponibili tramite la tessera sanitaria del bambino, come già avviene per le prenotazioni dei ragazzi dai 12 ai 17 anni.
Ricordiamo che la piattaforma dedicata alle prenotazioni varia a seconda delle singole regioni e dalla loro organizzazione, inoltre è necessario che per la data prevista per la vaccinazione il minore sia accompagnato da un genitore o dal tutore che dovrà firmare il consenso.
Dove e quando prenotare le baby vaccinazioni – Una delle prime regioni ad avviare la campagna vaccinale dedicata ai baby è la regione Toscana che insieme alla regione Piemonte hanno già attivato i portale online per le prenotazioni.
Da lunedì 13 dicembre 2021 aperte le prenotazioni per i baby delle regioni Lazio, Emilia Romagna e Liguria si potrà prenotare da lunedì 13 dicembre.
Chi ha la priorità alla vaccinazione – Vaccinare i più piccoli è fondamentale afferma in una circolare Figliuolo, infatti tali vaccinazioni sono considerate priorità per i bambini con elevata vulnerabilità al Covid-19 motivata da condizioni patologiche concomitanti-preesistenti a per i fragili, infatti, sarà opportuno procedere con la vaccinazione negli «ospedali pediatrici o nei reparti ospedalieri di pediatria regionali».
Vaccino per i bambini 5-11 anni, la guida dell’Iss: cosa bisogna sapere prima e cosa fare dopo – Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi ha spiegato che per tali vaccinazioni potranno mettersi in sicurezza dapprima i bambini che presentano problematiche respiratorie o cardiache che rischiano di più qualora dovessero essere contagiati. Lo stesso vale per i bambini pazienti oncologici o trapiantati.