La quarantena in seguito a tampone positivo da Covid 19 non sarà più considerata malattia da parte dell’INPS a partire da Gennaio 2022, grosse novità in arrivo quindi per milioni di lavoratori dipendenti che si assentano dal lavoro per covid 19 e si trovano in in isolamento fiduciario o in stato di quarantena, nell’articolo vediamo cosa cambia per i lavoratori dipendenti sia pubblici che privati e quali sono le ultime novità.
Nonostante lo stato di emergenza sia stato prorogato fino al 31 Marzo 2022 e la situazioni dovuta ai contagi in Italia abbia raggiunto numeri mai visti prima, l’INPS ha fatto sapere che proprio a partire dal 1 gennaio 2022 tutti i lavoratori pubblici e privati che si trovano in quarantena o in isolomaneto e si assentano dal lavoro per causa di forza maggiore (malatti) non saranno più pagati dall’INPS.
Fino allo scorso dicembre 2021 invece l’INPS considerava tutti i lavoratori in quarantena in Malattia e per tanto i giorni di assenza dal lavoro erano coperti dall’INPS, dietro questa decisione ci sono sicuramente motivi economici, poichè l’INPS proprio recentemente ha fatto sapere che il sistema pensionistico cosi come lo conosciamo non può reggere per molto.
Tradotto in soldoni, significa che l’INPS non ha fondi necessari per poter continuare in eterno a pagare tutte le pensioni in Italia, sobbarcarsi anche le ingenti spese di tutti i lavoratori che in questo momento si trovano in quarantena (visti i numeri elevatissimi, 200 mila positivi al giorno) non sarebbe stato facile per l’INSP.
Il governo infatti non ha rifinanziato il provvedimento che prevede di equiparare la quarantena alla malattia, e dato che l’INPS economicamente non è in grado in questo momento assolvere all’ingente domanda, il provvedimento è stato soppresso.
Le novità riguardano tutti i lavoratori sia pubblici che privati come anche i lavoratori fragili.
Su questo tema di recente è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle che chiede di poter rifinanziare la tutela della quarantena equiparandola alla malattia, intervenendo con uno scostamento di bilancio che, a giudizio del Movimento 5 Stelle, dovrebbe contenere anche una proroga per la cassa integrazione Covid.