Novità sempre aggiornate sui decreti attuativi della legge Buona Scuola, in merito alle assunzione dei precari, in quanto spunta ipotesi piano pluriennale di assunzioni. Si annuncia che entro il mese di settembre 2017 i posti vacanti passerebbero dai 45mila ai 55mila: c’è un braccio di ferro in atto tra Miur e Ministero dell’Economia che tiene duro sulla trasformazione di alcune cattedre di organico di fatto da mettere in diritto. Poi turnover e assunzioni residue: il 60% dovrebbe andare su nuove assunzioni, il 40% su mobilità, ma non vi è nessuna certezza.
Il piano pluriennale di assunzioni avverrà dopo il parere del Parlamento, sul decreto attuativo della Buona Scuola, ma si prevede entro la settimana prossima la notizia della modifica piano di Legge delle due Camere, poi, entro il prossimo mese, il Miur dovrà recepire eventuali modifiche e dopo di che sarà effettiva a tutti gli effetti la modifica.
La Buona Scuola, da Cdm primo via libera a otto deleghe Fedeli: “Sono la parte più innovativa della legge. Oggi primo passo: ora parte la fase di ascolto dei soggetti coinvolti. I testi finali saranno frutto della massima condivisione possibile”.
Primo via libera oggi in Consiglio dei Ministri a otto decreti legislativi di attuazione della legge Buona Scuola.
Di cosa trattano i decreti della Buona Scuola?
Il 14 gennaio 2017 c’è stato il via libera in Consiglio dei Ministri a otto decreti legislativi di attuazione della legge Buona Scuola che trattano argomentazioni come:
il sistema di formazione iniziale e di accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado; la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale; la promozione e la diffusione della cultura umanistica; il riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero; l’adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli Esami di Stato; a promozione dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità; l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni; il diritto allo studio.
La Ministra Valeria Fedeli, dichiara che, “I decreti attuativi delle deleghe rappresentano la parte più innovativa e qualificante della legge 107. Rivelano e concretizzano la vera portata di riforma della Buona Scuola: mettono le studentesse e gli studenti al centro di un progetto che punta a fornire loro un’istruzione e una formazione adeguate a standard e obiettivi internazionali.
Si lavora sul sapere e sul saper fare, per dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi gli strumenti utili per realizzare il loro progetto di vita e contribuire alla crescita e alla competitività del Paese”,
“Abbiamo scelto di salvaguardare le deleghe, la loro attuazione e il lavoro fatto finora avviandone l’iter di approvazione prima della loro scadenza prevista il 15 gennaio. Aver dato il primo via libera in Consiglio dei Ministri non significa pensare che i testi siano chiusi: lavoreremo nelle Commissioni parlamentari assicurando una forte partecipazione e presenza del Ministero e del Governo per ascoltare in audizione tutti i soggetti coinvolti. Dirigenti scolastici, insegnanti, personale della scuola, sindacati, studenti, famiglie, associazioni, stakeholder in modo che i testi finali saranno frutto della massima condivisione possibile”.
Ma chi riguarderanno i decreti attuativi della legge Buona Scuola?
Le novità riguarderanno i precari, in particolare i precari delle graduatorie ad esaurimento: un totale di 80mila precari di cui:
- 30mila magistrali inseriti dai Tar,
- circa 65mila tra infanzia e primaria,
- precari della seconda fascia, non in GaE, quelli della terza fascia con più di 3 anni di servizio e tutti quelli che hanno insegnato anche per brevi periodi.
Il piano messo a puntino sarà modificato in un piano pluriennale di assunzioni, con possibilità di deroga al tetto del 10% di idonei del concorso da mettere in graduatoria: nel caso in cui i vincitori dovessero essere di più rispetto a quelli messi a concorso, si andrebbe a pescare dallo scorrimento della lista degli idonei a un nuovo concorso.