Il settore dei Videogiochi genera un fatturato annuo di miliardi di dollari in tutto il mondo, un settore che non conosce crisi e che di anno in anno cresce sempre di più, nel nostro paese il fenomeno è esploso negli ultimi 5/7 anni dove il numero dei videogiocatori è cresciuto in maniera costante, anche grazie a famosi youtube italiani che del gioco ne hanno fatto una vera e propria professione, guadagnando anche cifre elevate, anche le aziende che si occupano della produzione di videogiochi non conoscono crisi e fatturano cifre esorbitanti.
Sotto il profilo lavorativo il settore dei videogiochi è sempre stato un’ambito sconosciuto, fino ad oggi non ci sono mai stati dei veri percorsi formativi all’interno delle università, un sistema formativo incapace di comprendere le reali necessità di questo nuovo mercato e la domanda delle aziende di competenze professionali specifiche per il mondo dei videogiochi, un gap che fino ad oggi ha interessato un po le università di tutti i paesi e che ora stanno cercando di riparare creando degli appositi corsi di laurea dedicati proprio alla programmazione e alla formazioni di programmatori per il mondo del Gaming.
La sfida parte dalle università americane dove ci sono diversi atenei che iniziano ad offrire corsi di laurea specializzati nella programmazione per il gaming ma anche borse di studio per gli studenti impegnati nel gaming professionistico.
Anche in italia si iniziano a muovere i primi passi in questo nuovo settore, di particolare interesse le iniziative di Luca Pagano che con Heart & Spades è riuscito a creare uno dei più noti circuiti italiani legati agli eSports, quella di Milano e Pozzuoli (Napoli) dove sono stati creati dei percorsi formativi per formare allievi preparati e specializzati nel campo dei videogiochi, oppure in Sicilia dove la realizzazione dell’hub Free Mind Foundry ha dato vita ad un polo per la creazione di idee e progetti innovativi tra i cui partner troviamo una delle gaming factory più importanti della penisola, la RimLight Studios, la cui sede è alle pendici dell’Etna.
Insomma le università finalmente si sono accorte di questo nuovo settore in fortissima espansione ed hanno deciso di creare dei percorsi didattici pensati appositamente per gli eSports per creare giovani con competenze professionali pensate appositamente per il mondo dei videogiochi.