Da alcuni mesi i programmi di formazione Alternanza Scuola-Lavoro sono nell’occhio del ciclone, in primis la politica chiede che il programma venga rivisto del tutto, in alcuni casi è stata chiesta anche l’abolizione, ed ora anche gli studenti si schierano contro l’Alternanza Scuola-Lavoro, venerdì 13 ottobre, sono stati migliaia gli studenti che sono scesi nelle piazze di tutta Italia per manifestare contro il sistema dell’alternanza scuola lavoro, gli studenti non vogliono essere manodopera a basso costo, non vogliono essere sfruttati e subire molestie sul posto di lavoro e basta andare in aziende dove non ci sono regole sulla sicurezza, l’ultimo episodio di infortunio di uno studente intento a partecipare al programma Alternanza Scuola-Lavoro nè è un esempio.
Il pensiero degli studenti è condiviso anche da altri partiti politici come Forza Italia e Movimento 5 Stelle, è necessario apportare delle modifiche al sistema poichè cosi non funziona, sono moltissimi i casi di denuncia di sfruttamento da parte dei datori di lavoro, che vedono negli studenti solo un’occazione da sfruttare, spesso sostituiscono i dipendenti in tutte le mansioni e soprattutto nel periodo estivo per i datori di lavoro questi ragazzi rappresentano un risparmio economico poichè è giusto ricordarlo che gli studenti non percepiscono nulla.
Il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è intervenuta sul tema è a voluto confrontarsi con gli studenti, l’occasione è stata un’intervista a Radio 24 nella trasmissione “Si può fare”, ecco quanto detto dal Ministro sul tema:
Ci sono alcune criticità. La prima è la qualità dei progetti. C’è un lavoro da fare. Rendere responsabili chi accoglie i ragazzi perché si tratta di formazione, non di lavoro o di apprendistato. Si tratta di didattica”.
Stiamo sostenendo i tutor dentro la scuola. E implementeremo di più le linee guida che erano state date all’indomani della legge 107 – continua la Ministra Fedeli.
Dobbiamo fornire ai docenti la capacità di progettare e che serve per l’alternanza. Abbiamo già fatto un accordo con il ministero del lavoro per mandare sul territorio 1000 tutor preparati su alternanza scuola lavoro, per qualificare i progetti” – conclude
Insomma pare che la volontà del Ministero sia quella di modificare il funzionamento dell’Alternanza Scuola-Lavoro, è necessario al tempo stesso procedere con celerità e non attendere il prossimo anno, è necessario intervenire subito per evitare che qualsiasi forma di sfruttamento nei confronti degli studenti cessi.