In arrivo il Pagamento dell’Assegno Unico Universale da Marzo 2022, dal prossimo mese debutterà infatti il nuovo strumento walfare per le famiglie italiane, un nuovo strumento che manderà in pensione a sua volta i precedenti strumenti di supporto economico alle famiglie italiane, come gli Assegni Nucleo Familiare ANF, nell’articolo vediamo quali sono le date di pagamento per l’Assegno Unico, quali sono le ultime novità e notizie su questo nuovo strumento che interesserà milioni di famiglie Italiane.
Pagamento Assegno Unico Marzo 2022, ecco le date di accredito
Prima di entrare nel dettaglio e vedere quali sono le date di pagamento di Marzo 2022, ricordiamo che oggi lunedi 28 Febbraio 2022 è l’ultimo giorno utile per presentare la domanda ed ottenere il pagamento nel corso del mese di Marzo 2022, infatti per tutte le domande presentate nel corso del mese di gennaio e febbraio 2022, il pagamento dell’assegno arriverà nel corso del mese di Marzo 2022, mentre per tutte le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno 2022, l’importo dell’assegno unico e universale arriverà a partire dal mese successivo a quello della richiesta, ricordiamo inoltre che le famiglie avranno diritto agli arretrati.
Secondo gli ultimi dati ad oggi sono circa 2,3 milioni le domande pervenute per richiedere l’Assegno Unico, le domande pervenute ricordiamo che riguardano tutte le tipologie di famiglie con figli a carico, infatti l’Assegno Unico può essere riscosso anche dalle partite Iva, lavoratori autonomi e disoccupati, che prima non ne avevano diritto.
Come abbiamo evidenziato in precedenza questo nuovo strumento manda in pensione tutte le altre prestazioni a sostegno delle famiglie che attualmente sono erogate in busta paga, come le detrazioni fiscali dei figli, il premio alla nascita o all’adozione, il bonus bebè, l’assegno per famiglie numerose (con almeno 4 figli).
Restano però a disposizione le misure messe in campo dalle regioni o dagli enti locali, e anche il bonus asilo nido.
Per quanto riguarda le date di pagamento dell’Assegno Unico 2022 ad indicarle è stato il Ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti all’assemblea di Iv, nel corso della quale ha fatto sapere che i pagamenti partiranno dal 15 al 31 Marzo 2022 per i primi 3-3,5 milioni di famiglie italiane, ovviamente nel corso dei questi mesi il numero di famiglie che potranno beneficiare del sussidio aumenteranno.
Secondo le stime a pieno regime l’Assegno Unico potrebbe arrivare a coinvolgere circa 7 milioni di famiglie.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento sono diverse e possono variare da famiglia a famiglia, dipende anche in fase di domanda che tipologia di pagamento il richiedente ha specificato, in ogni caso le tipoligie di pagamento sono le seguenti:
- accredito su libretto postale
- accredito su conto corrente (banca o posta)
- accredito in contati in posta tramite bonifico domiciliato
- accredito su carta rdc per chi percepisce il reddito di cittadinanza
La domanda per richiedere l’Assegno Unico può essere presentata secondo diverse modalità:
- il sito ufficiale dell’INPS con accesso diretto al servizio in evidenza tramite SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- gli enti di patronato.
Per quanto riguarda gli Importi mensili questi variano in funzione dell’ISEE del nucleo familiare, vediamo di seguito quali sono gli importi previsti:
- 175 € per figli minorenni, con un Isee 2022 fino a 15.000 €;
- in caso di Isee maggiore, l’assegno si ridurrà progressivamente fino a 50 €;
- 85 € per i figli maggiorenni fino al compimento del 21° anno di età, con un Isee relativo al 2022 fino a 15.000 €. Tale importo si ridurrà gradualmente in caso di Isee più alto, fino a raggiungere i 25 €mensili.
A questi importi sono previste delle maggiorazioni, vediamo quali sono e quando si verificano:
- per ogni figlio successivo al secondo;
- in presenza nel nucleo di figli non autosufficienti, con disabilità grave e media (senza limiti di età);
- mamme con meno di 21 anni di età;
- genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- famiglie con Isee non maggiore di 25.000 € (fino al 2024).