Manovra elettorale o semplice manovra a favore dei tanti precari italiani? Stiamo parlando del pacchetto di misure adottate dalla Ministra V.Fedeli, un pacchetto che dal punto di vista finanziario varrebbe un miliardo di euro. La manovra prevista riguarderebbe l’assunzione di circa 6mila addetti tecnico-amministrativi e da vari aumenti salariali per il comparto scuola e università.
Tale intervento era già stato annunciato negli scorsi mesi e perciò molto atteso da tantissimi interessati a tali concorsi ATA, inoltre a beneficiare di tale manovra vi saranno anche i dirigenti della pubblica amministrazione che riceveranno un incremento di retribuzione, per la quale sono stati stanziati circa 100 milioni di euro.
Che il piano assunzioni Ata fosse una manovra politica che potrebbe ritornare utile al momento delle elezioni questo già era chiaro, in quanto si potrebbe ricorrere ad una fidelizzazione di una categoria (personale ATA) tendenzialmente simpatizzante per la sinistra come i dipendenti pubblici, infatti secondo il piano, le assunzioni sarebbero in numero superiore a quelle previste per coprire il turn over.
Potrebbero verificarsi nel corso di tale manovra anche lo sblocco delle supplenze Ata e alcuni interventi relativi al prossimo concorso per dirigenti amministrativi, includendo la possibilità di derogare in casi eccezionali ai titoli di studio richiesti, in quanto pare che gli Uffici scolastici regionali siano sotto organico e si potrebbero far passare nel pacchetto anche 500 assunzioni per personale.
Per quanto concerne invece gli Atenei, pare che presto si cercherà di aprire il percorso di stabilizzazione di circa 1.500 ricercatori di tipo B, per poter assumere oltre 800 ricercatori negli atenei, anche se al Cnr si chiede la stabilizzazione di circa 2.600 precari su 4.500.