Nei giorni scorsi c’è stato un importante incontro tra i Sindacati della Scuola ed il Ministero dell’Istruzione MIUR sul tema dell’acquisizione dei 24 CFU Formativi necessari per la partecipazione ai futuri concorsi per diventare docente nella scuola pubblica, dall’incontro sono emersi importanti chiarimenti sul tema ma anche sui due bandi di concorso che verranno banditi nel 2018 per dare il via alla fase di transizione come previsto dal D.Lgs n. 59 del 13 aprile 2017, che ricordiamo prevede un concorso per abilitati ed un concorso per laureati con 3 anni di servizio ma senza abilitazione.
Il Miur ha fatto sapere che verranno fornite risposte anche ai docenti di ruolo che sono in attesa di conseguire un’ulteriore abilitazione o possono vantare servizio ricompreso in “ambiti disciplinari”, come prevede anche il decreto legislativo ( all’articolo 4 comma 3) stesso quando si riferisce ad “attività formative”.
Per tanto i docenti di ruolo potranno conseguire altre abilitazioni (termine che con la nuova riforma del reclutamento scomparirà dal lessico dei concorsi) per poi poter chiedere la mobilità verso le altre classi di concorso o ordini di scuola, ricordiamo però che il suddetto decreto fa riferimento solo ai docenti che fanno parte delle scuole secondarie, per cui “al momento” i docenti che appartengono alla scuola di infanzia e primaria non potranno conseguire un’altra abilitazione per poi chiedere il passaggio di ruolo.
Dall’incontro tra i Sindacati ed il Miur non sono state rese note le modalità con cui saranno svolte queste attività formative, né la durata, né tantomeno i costi, sarà necessario attendere la pubblicazioni di appposite circolari del Ministero per avere un quadro chiaro della situazione che abbiamo illustrato.
Ricordiamo ancora che sul concorso per la costituzione della graduatoria di merito regionale non avrà tempi lunghi, per consentire l’accesso all’anno di FIT già dall’a.s. 2018/2019, il Ministero dell’Istruzione Valeria Fedeli ha fatto sapere che ci saranno tempi brevi e non sarà necessario attendere molto tempo come accaduto per i precedenti concorsi.