Tantissimi dipendenti pubblici o privati o liberi professionisti, attendono con ansia la tanto attesa età pensionabile, che per molti ormai sembra un miraggio, visto le situazioni in Italia riguardanti il sistema di assunzioni. La pensione, tanto attesa è una niente altro che una rendita vitalizia o temporanea corrisposta ad una persona fisica in base ad un rapporto giuridico con l’ente o la società che è obbligata a corrisponderla, senza distinzione di nessuna casta.
Il sistema pensionistico pubblico è finanziato con l’imposizione fiscale, ossia con l’obbligo di pagare i contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie agli enti previdenziali.
In Italia si stima che l’età pensionistica viene raggiunta in media al 66esimo anno di età, o meglio solo al compimento del 66esimo anno e 7 mesi, per il raggiungimento della pensione di vecchiaia; invece per quanto riguarda la pensione di anzianità bisogna possedere contributi per 42 anni e 6 mesi; nel dettaglio facendo due calcoli, ogni mensilità corrisponde al 71% dello stipendio medio corrisposto durante l’attività lavorativa.
Per parlare di cifre, la pensione sociale corrisponde ad una mensilità di 448€ mentre di €542 quella con contributi minimi (25 anni).
Per quanto riguarda il settore Ministero dell’Istruzione vi è una buona notizia!
Finalmente possibilità di assunzioni previste per le categorie docenti e precari di ruolo, in quanto il 13 febbraio scorso sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio del personale scolastico a partire dal prossimo 1° settembre 2017.
I pensionamenti previsti saranno 20.215, un numero abbastanza elevato che dà speranza a coloro che intendono lavorare presso il Ministero dell’Istruzione, tale notizia permetterà immissioni in ruolo docenti e operazioni di mobilità su tutto il territorio italiano.
Il giornale “La Repubblica”, in un recente articolo riporta il numero totale dei pensionamenti dei docenti, a partire dal 1° settembre 2017, ovvero la cifra di 20.215 posti da ricoprire, ma vediamo nel dettaglio la ripartizione dei ruoli.
In totale i docenti che si apprestano al pensionamento sono 20.215 di cui:
- 5.807 insegnanti della scuola primaria,
- 2.594 insegnanti della scuola dell’infanzia,
- 5.378 docenti della scuola secondaria di primo grado,
- 6.436 docenti della scuola secondaria di secondo grado.
Vediamo nel dettaglio le modifiche all’articolo 8 commi 6-7-8, che riguardano la mobilità per l’a.s. 2017/18 (definito dal CCNI) le seguito aliquote destinate alle immissioni in ruolo e ai movimenti
- ai trasferimenti interprovinciali è destinato il 30% delle disponibilità determinate al termine dei trasferimenti provinciali;
- alla mobilità professionale è destinato il 10% delle disponibilità determinate al termine dei trasferimenti provinciali;
- alle immissioni in ruolo è destinato il 60% delle disponibilità determinate al termine dei trasferimenti provinciali.
Per ulteriori aggiornamenti vi consigliamo di attendere gli ulteriori sviluppi su tale tema che verranno pubblicati sul nostro sito nei prossimi giorni.