In questi giorni si parla molto dell’aumento di stipendio per i docenti nel 2022 per via del rinnovo del contratto scuola, ma quando arriveranno gli aumenti in Busta Paga? Diciamo subito che gli aumenti di stipendio in busta paga, almeno questi di cui parliamo nell’articolo, non sono direttamente collegati al rinnovo del contratto, ma si tratta dell’indennità di vacanza contrattuale prevista dall’articolo 47-bis, comma 2, del decreto legislativo 165/2001, che tuttavia sarà assorbita dal nuovo CCNL 2022-2024, integrato negli aumenti complessivi.
Aumento di Stipendio Docenti 2022, quando in Busta Paga
Gli aumenti in busta paga per i docenti di cui si parla in questi giorni non sono direttamente collegati al rinnovo contrattuale dei docenti 2022-2024, come abbiamo speficiato si tratta dell’indennità di vacanza contrattuale, una somma aggiuntiva che i docenti riceveranno in busta paga secondo quanto previsto dall’articolo 47-bis, comma 2, del decreto legislativo 165/2001, che tuttavia sarà assorbita dal nuovo CCNL 2022-2024, integrato negli aumenti complessivi.
In cifre si tratta di aumenti che possono arrivare fino a 10 euro che saranno accreditati con il cedolino e la busta paga di Aprile 2022.
Rinnovo Contratto Scuola 2022 tra Aumenti e Arretrati, Ultime Novità
Gli aumenti di stipendio per i docenti sono previsti anche nel prossimi contratto del comparto scuola, ma si tratta di altre cifre non estremamente alta ma sicuramente maggiori dei 10 euro in busta paga di Aprile 2022.
In questi giorni abbiamo molto parlato del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici 2022 delle funzioni centrali, oggi invece andiamo a vedere quali sono le ultime novità per il rinnovo del contratto scuola che coinvolge i docenti che insegnano nelle scuole pubbliche, il loro contratto è scaduto da diversi anni ma questo oramai è la prassi, difficilmente i contratti collettivi arrivano a scadenza e subito vengono rinnovati, ma questo ovviamente coporta poi in fase di rinnovo il pagamento di arretrati di stipendio soprattutto se nel nuovo contratto sono previsti degli aumenti in busta paga, nell’articolo facciamo il punto e vediamo quali sono le ultime novità in merito.
Nonostante il contratto collettivo del comparto scuola sia in stand by da molti anni, negli ultimi mesi l’argomento contratto ha subito delle accelerazioni, infatti i sindacati si sono incontrati al Ministero dell’Istruzione diverse volte per discutere su alcuni punti che riguardano il nuovo contratto della scuola.
Tra i punti caldi del rinnovo c’è sicuramente l’aspetto che riguarda l’aumento di stipendio, secondo il sindacato Anief un aspetto da tenete fortemente in considerazione è l’aumento dell’inflazione (e del costo della vita) negli ultimi anni, secondo i dati dal 2008 si sono accumulati 20 punti di inflazione, a cui però non corrispondono aumenti di stipendio adeguati per fronteggiare l’aumento del costo della vita.
Anche nel nuovo contratto si parla di aumento di stipendio pari al 4% del triennio passato, di non oltre il 7,5% di recupero stipendiale.
Percentuali e cifre molto basse se rapportate all’aumento dell’inflazione, e che rendono gli stipendi pubblici sempre meno poveri considerando il loro potere d’acquisto.
Per i sindacati questo è un nodo cruciale, è necessario anche colmare il gap con il resto d’europa dove docenti e Ata guadagnano tra il 30% e il 50% in più rispetto ai loro colleghi italiani.
Sotto questo aspetto i sindacati chiedono di rimborsare al personale scolastico 25.000 euro di arretrati e 272 euro medi per ogni lavoratore della pubblica amministrazione: “Per i dipendenti della scuola – conclude Pacifico – è una necessità impellente, che non può certo limitarsi al piccolo aumento che va dai 3 ai 10 euro introdotto con l’indennità di vacanza contrattuale.
Non si può continuare a parlare di valorizzazione del personale della scuola, che ha compiti di formazione dei nostri giovani, ed incentivarlo poi con somme irrisorie”.
Il mese di aprile si attende piano di incontri tra i sindacati e i rappresentanti del Ministero, entro l’anno il rinnovo del contratto dovrebbe essere una partita chiusa, poiche secondo i sindacati ci sono dei settori della pubblica amministrazione come l’Istruzione, Università e Ricerca, che non ce la fanno più ad attendere, è necessario fornire loro le risorse promesse e aggiungerne ovviamente delle altre”.
Da parte del Ministero c’era un impegno in questo senso, i sindacati attendono per il mese di aprile alcune convocazioni, i sindacati puntano ai 2.500 euro di arretrati e i 107 di aumento medio a dipendente del triennio 2018/2021”.