Nel corso di questa estate è stato pubblicato il Decreto Legislativo 59/2017 che ha modificato il sistema di formazione iniziale e reclutamento dei docenti della secondaria, ha introdotto un concorso pubblico a numero chiuso e che consente di accedere ad una formazione che dura 3 anni (denominato FIT) e che permette poi di essere assunti come docenti, tra le altre novità della riforma c’è poi anche l’acquisizione di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie tecnologie didattiche come requisito obbligatorio per accedere al concorso, il tutto a pagamento, ma dato che il governo non ha stanziato risorse, il costo sarà a carico degli aspiranti docenti.
In queste settimane numerosi atenei del Paese si stanno misurando con l’attivazione dei percorsi previsti dalla legge, e Link-Flc Cgil denunciato che alcuni Atenei stanno appliando delle limitazioni illegittime, alcuni atenei hanno deliberato dei tetti massimi di posti per acquisire i 24 CFU, introducendo una limitazione illegittima, che non rientra nelle ipotesi previste dal decreto che regola l’attivazione dei corsi per i 24 CFU, né dalla Legge Zecchino sull’ istituzione dei numeri chiusi e programmati.
Link-Coordinamento Universitario ed FLC-CGIL stanno organizzando assemblee molto partecipate in decine di atenei e di città, monitorando i percorsi negli organi di rappresentanza delle università, con l’obiettivo di rendere effettivamente esigibili misure di tutela e di welfare improntate ai principi della progressività della tassazione sulla base del reddito, della garanzia dell’accessibilità ai corsi da parte degli studenti lavoratori, in coerenza con quanto previsto nello stesso Decreto 616/17.