Concorsi pubblici, importanti novità legge 104 – Sono in arrivo delle importanti novità per chi usufruisce della legge 104 che da sempre dà il diritto di accedere a molteplici agevolazioni, tra cui il diritto di accedere a concorsi pubblici anche quando non è indicato nel bando. Per un ulteriore approfondimento vi consiglio di leggere l’articolo per intero.
La conferma arriva da Tar del Lazio, il quale riafferma che le tutele vengano garantite le dalla legge 104 anche quando non se ne parla nel bando di concorso pubblico. Quindi i possessori della legge 104 hanno diritto a diverse agevolazioni anche quando partecipano ad un bando di concorso pubblico.
Come specifica il sito https://lalegge104.it le agevolazioni vengono applicate nelle procedure di assegnazione della sede di lavoro. Vista l’elevata richiesta di lavoro nella pubblica amministrazione dimostrata nell’ultimo concorso pubblico nel comune di Napoli dove x 1394 posti si sono presentati in 120 mila e quindi necessario secondo quando sostenuto dal TAR del Lazio capire quali possano essere le tutele che spettano a coloro che rientrano nelle categorie indicate dalla legge 104, come ad esempio coloro che assistono familiari con grave disabilità e che decidono di partecipare a un concorso pubblico.
Concorsi pubblici: quali tutele per chi rientra nella legge 104?
Le categorie che hanno la precedenza nei concorsi pubblici sono:
- i disabili e gli orfani di guerra.
Altri, concorsi danno la precedenza nell’ambito delle procedure di assegnazione della sede di lavoro come ad esempio:
- soggetti che usufruiscono dalla legge 104 in quanto assistono un familiare con gravi disabilità.
Quando si partecipa ad un bando di concorso su base nazionale, si rischia di essere collocati ad una sede di lavoro lontana rispetto all’ attuale residenza, per tale ragione l’amministrazione tiene conto non solo delle preferenze indicate nella domanda di concorso ma anche della attuale posizione in graduatoria, quindi chi posizione nei grandini più alti della graduatoria ha il diritto di scegliere la sede di lavoro, mentre gli altri dovranno accontentarsi.
Ad ogni modo, ci sono dei bandi di concorso dove si dà la precedenza a coloro che assistono un familiare con gravi disabilità e usufruiscono della legge 104, a prescindere dalla posizione in graduatoria; quindi, il candidato che si trova in testa alla graduatoria ha diritto di scegliere la sede di lavoro a patto che la cosa coincida – con la residenza del parente disabile da assistere.
Diritto di precedenza nei concorsi pubblici: vale anche quando non indicato espressamente dal bando
Come vi ho sopraindicato, ci sono dei bandi concorso che danno la precedenza nell’ambito delle procedure di assegnazione della sede come ad esempio; soggetti che usufruiscono dalla legge 104 e assistono un familiare con gravi disabilità.
Tale agevolazione viene riconosciuta solo se viene indicata nel bando di concorso per tale ragione con gli anni è stato deciso di lasciare alle singole amministrazioni la facoltà scegliere se consentire o meno tale agevolazione.
Come si legge nell’ordinanza dell’8 settembre pronunciata dalla quarta sezione secondo il TAR del Lazio non è corretto poiché non sono riconosciute le tutele ai sensi della legge n.104 del 1992 riguardanti i diritti costituzionali e quindi dovrebbero valere indipendentemente dal fatto che diano esplicati nel concorso.
Quindi secondo il tribunale amministrativo chi partecipa a un concorso pubblico deve avere la precedenza nello scegliere la sede del lavoro preferendo quella più vicina al disabile che necessita di assistenza anche quando questa possibilità non è prevista dal bando.