L’età della pensione salirà, in Italia, a 67 anni. E’ quanto ha confermato l’INPS dopo che l’aspettativa di vita dei nostri connazionali è salita, come da dati ufficiali Istat. A partire dal 2019, dunque, gli italiani andranno in pensione più tardi, in maniera da adeguarsi alle aspettative di vita della popolazione. Ovviamente sia i sindacati che alcune forze politiche cercano di bloccare l’avanzamento dell’età pensionabile così come oggi, ovvero 66 anni e 7 mesi, ma c’è da dire che questo potrebbe costare molto caro alle casse INPS (Boeri, presidente INPS, conferma che sono circa 140 miliardi di euro nei prossimi 20 anni).
Nonostante questo, ancora oggi è possibile andare in pensione in via anticipata, cioè prima dei 67 anni: ecco come.
Pensione anticipata
E’ la riforma creata dalla Legge Fornero 2011, che permette di andare in pensione non appena si è raggiunta l’età contributiva minima (ovvero 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne). A partire dal 2019 l’età contributiva minima dovrebbe salire a 42 o anche a 43 anni circa.
Chi ha cominciato a lavorare a 18 anni, ad esempio, e non ha mai smesso, può andare in pensione anche prima dei 60 anni di età.
Pensione contributiva anticipata
Permette di andare in pensione una volta raggiunti i 63 anni e 7 mesi di età, a condizione di aver cominciato a lavorare dopo il 1996 e di avere almeno 20 anni di contributi. Rientra all’interno di questa possibilità, però, solo chi ha maturato un assegno pari a 2,8 volte il trattamento minimo (che a sua volta è di 1.400 euro lordi al mese).
Per chi ha cominciato a lavorare prima del 1996, invece, può rientrare all’interno della pensione anticipata contributiva solo se decide di portare i propri contributi all’interno della cosiddetta Gestione Separata.
Ape Social e Ape Volontaria
L’APE è la novità 2016 del Governo Renzi, opportunità che non è mai partita in maniera ufficiale. Chi decide di usufruire dell’APE può andare in pensione dopo aver compiuto 63 anni di età. In questo caso ci sono due opportunità in merito all’Anticipo Pensionistico:
- Ape Social, partita lo scorso 25 ottobre e riservata a chi rientra in categorie di persone particolarmente disagiate (come i disoccupati e chi ha un reddito basso);
- Ape volontaria, che partirà nel 2019 e permetterà a tutti di andare in pensione prima del tempo dietro sottoscrizione di una garanzia bancaria.
Andare in pensione in via anticipata conviene?
E’ la domanda più difficile a cui rispondere, anche perché ognuno ha delle necessità diverse. Diciamo che la pensione in via anticipata se da un lato permette di smettere di lavorare prima, dall’altro invece ti porta un emolumento mensile inferiore rispetto a se si fosse andati in pensione in maniera regolare (si hanno meno contributi alle spalle).
Poi, ovviamente, dal momento in cui si va in pensione bisogna anche trovare un qualcosa da fare, ma qui entriamo in un discorso di hobby ed interessi personali, che esula da questo articolo.