Dall’ultimo incontro tra i sindacati e il Ministero dell’Istruzione (Miur) sono emerse importanti novità sul rinnovo del contratto scuola 2022 che interessa docenti e personale ata, nell’incontro si è discusso di aumenti di stipendio ed anche del pagamento degli arretrati dovuti agli anni di mancato rinnovo appunto del contratto collettivo nazionale, nell’articolo facciamo il punto con tutte le ultime novità.
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Secondo le ultime novità derivanti dall’incotro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati della Scuola si starebbe pensando ad una firma del rinnovo del contratto scuola in due tempi, è questa una delle proposte avanzate dal nuovo Ministro Giuseppe Valditara, una soluzione del genere non è nuova, già nel 2007 con il governo Prodi, sotto la guida dell’ex ministro Giuseppe Fioroni, ci fù una soluzione del genere.
La proposta del Ministro ha come obiettivo di arrivare alla firma sul rinnovo del contratto prima che la nuova legge di bilancio 2023 sia approvata, le intenzioni del Governo sarebbero quelle di non toccare i fondi messi a disposizione per la valorizzazione dei docenti ed al tempo stesso inserire all’interno della bozza di rinnovo, un rimando ad una sequenza contrattuale successiva che avrà come scopo il riconoscimento dei benefici economici, ovvero gli aumenti di stipendio, dopo l’approvazione di finanziamenti aggiuntivi.
Su questo aspetto è stato lo stesso neo Ministro a sottolineare in una recente intervista che nella nuova manovra finanziaria ci sarà un segnale concreto sul tema delle retribuzioni e della valorizzazione dei docenti, che sempre più spesso negli ultimi anni sono stati oggetto di aggressioni sia fisiche che verbali.
A margine dell’incotro si è anche discusso degli arretrati di stipendio maturati nel corso di questi anni di vuoto contrattuale, che dovrebbero arrivare entro il mese di dicembre 2022 mentre dal prossimo 2023 ci sarà l’aumento di stipendio per i docenti grazie allo stanzionamento di nuove risorse che si aggiungeranno a quelle già messe a disposizione dal precedente governo Draghi.
L’alternativa a tutto questo sarebbe quella di destinare al rinnovo del contratto scuola 2022 le risorse del comma 592 della legge 205/2017, ovvero il fondo per la valorizzazione dei docenti che ammonta a circa 300 milioni di euro ed inserire nella prossima legge di Bilancio il finanziamento di un nuovo fondo per la valorizzazione del personale docente, andando quindi a modificare anche le finalità e rendendole più omogenee con gli orientamenti della nuova maggioranza.
Questa alternativa sarebbe maggiormente apprezzata dai sindacati ma ad oggi nulla è stato ancora messo nero su bianco ma c’è stato solo una serie di proposte da entrambe le parti, sindacati e governo.
Per quanto riguarda poi le cifre, con le ipotesi al momento in campo un docente della scuola secondaria di secondo grado nella fascia 28, dovrebbe ricevere30 euro lordi al mese per il 2019, mentre per il 2020 circa 70 euro lordi e per il 2021 circa 120 euro lordi, cifre che sommate arrivano ad un totale di 4420 euro lordi di arretrati.
Considerando una trattenuta di tasse pari al 35-40%, la cifra sarebbe di circa 2700-2800 euro netti per ogni docente.