Dopo giorni dalla messa in onda del servizio di Striscia la Notizia che ha messo un luce la compravendita di titoli per il Concorso ATA e dopo l’interrogazione parlamentare presentata dai deputati di Sinistra Italiana, il Ministero dell’Istruzione pubbblica una nota ed interviene sulla vicenda dei titoli falsi presso la Cisl di Avellino.
Nel comunicato rilasciato dal Miur si condannano gli episodi che sono emersi nella provincia di avellino, il Ministero dice di essersi subito attivato per chiare la vicenda ed avviare le dovute indagini, per quanto riguarda la validità del concorso (l’aspetto forse che interessa la maggior parte dei candidati) specifica che non si tratta di un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato, ma delle graduatorie di istituto per le supplenze che prevedono dei tempi di perfezionamento durante i quali le indagini della Procura faranno il loro corso consentendo quindi ulteriori interventi sui casi specifici, ma leggiamo di seguito il comunicato per intero pubblicato dal Miur:
Il Ministero si è subito attivato per ottenere i necessari chiarimenti da parte del sindacato interessato che, nel frattempo, ha sporto denuncia. La Procura è stata interessata dei fatti e sta indagando.
Bene ha fatto il sindacato a denunciare, ma il Ministero chiederà formalmente che si vigili con maggiore attenzione e che sia verificato immediatamente quanto accaduto nell’ufficio oggetto del servizio affinché siano forniti rapidamente al MIUR tutti gli elementi per poter accertare, in parallelo alle indagini, la quantità e la qualità del danno causato. Il Ministero, per far sì che nessuna candidata e nessun candidato siano danneggiati in alcun modo, chiederà anche la collaborazione delle altre istituzioni competenti per il rilascio dei titoli di qualifica oggetto del mercato emerso nel servizio televisivo affinché siano attivati ulteriori controlli e ispezioni.
Nel frattempo il Ministero precisa che non si tratta di un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato, ma delle graduatorie di istituto per le supplenze che prevedono dei tempi di perfezionamento durante i quali le indagini della Procura faranno il loro corso consentendo quindi ulteriori interventi sui casi specifici.