Pensioni Oggi – In questi giorni c’è stato un incontro tra il Governo e i Sindacati per discutere ed affrontare il nodo delle pensioni, i tempi sono molto stretti ribadisce la CISL, resta l’obiettivo di identificare le categorie da esentare dallo scatto dell’aspettativa di vita che porterà l’età per la pensione a 67 anni nel 2019, al primo tavolo tecnico con il governo programmato per il 13 novembre seguiranno altri due incontri, se serve più tempo cercheremo di prenderlo commenta la Uil mentre la CIGL parla di vuoto pneumatico, studiare gli emendamenti sul rinvio dello scatto dell’età, dice Susanna Camusso, in questo momento è più interessante delle non risposte che ci stanno dando.
In audizione in parlamento sulla legge di bilancio il Presidente dell’Istat Giorgio Alleva, frena sull’ipotesi di rendere più mobile l’età di uscita dal lavoro, aggiornando il calcolo dell’aspettativa di vita settore per settore ogni anno, non basta stabilire le categorie, spiega il Presidente dell’Istat, è necessario valutare anche il percorso lavorativo individuale e la durata del lavoro pesante in quel percorso, insomma servirebbe un progetto mirato che richiede tempo e risorse.
Quello che invece l’Istat è in grado di fare fin da subito è fornire i dati annuali sull’aspettativa di vita, tenendo conto anche degli andamenti negativi, come è avvenuto nel 2015, ma serve la volontà politica per rivedere il meccanismo di calcolo, per quanto riguarda le categorie da esentare si potrebbe partire dai lavori gravosi per i quali è riconosciuto l’accesso all’APE Sociale per andare in pensione a 63 anni.
E mentre confindustria, sottolineando l’impatto sul deficit pubblico, plaude alla fermezza mostrata fino ad ora dal governo, allo studio ci sarebbe la possibilità di esentare dal prossimo scatto di età oltre chi fa lavori usuranti e gravosi anche le categorie dei siderurgici, dei marittimi e degli agricoltori.