Secondo un emendamento inserito nella Legge di Bilancio 2023 proprio a partire dal prossimo anno il Bonus Cultura di 500 euro dedicato ai giovani che compiono 18 anni sarà eliminato, i fondi destinati a questo provvedimento, circa 230 milioni di euro, verranno spostati in altri ambiti in particolare a sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura, in particolare serviranno per il rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo al Fondo per gli operatori dell’editoria e delle librerie, dal Fondo per lo spettacolo dal vivo al sostegno delle attività di rievocazione storica de “La Girandola” di Roma.
Bonus Cultura 18App, polemiche sulla cancellazione del Bonus 18enni
Ricordiamo che il bonus cultura è un’iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che offre ai giovani che compiono 18 anni la possibilità di ottenere un voucher da 500 euro da spendere per l’acquisto di beni e servizi culturali. Per ottenere il bonus cultura, i giovani devono registrarsi sul sito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e compilare il modulo online.
Una volta ricevuta la conferma della registrazione, sarà possibile utilizzare il voucher per acquistare biglietti per eventi culturali, libri, musica, film e altro ancora. Il bonus cultura può essere utilizzato fino al 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stato richiesto.
Con il bonus cultura è possibile acquistare una vasta gamma di beni e servizi culturali, come biglietti per eventi culturali, come concerti, spettacoli teatrali, mostre e cinema, libri, musica, film e altro ancora.
I giovani che hanno ricevuto il bonus cultura possono scegliere di spendere il voucher come meglio credono, a seconda delle loro preferenze e interessi culturali. È importante notare che il bonus cultura può essere utilizzato solo per l’acquisto di beni e servizi culturali e non può essere convertito in denaro.
Dopo la notizie della cancellazione del Bonus Cultura molti si sono detti estremamente contrati alla decisione presa, in particolare tutto il settore del libro si è detto contrario visto che il Bonus può essere speso anche per l’acquisto di libri.
Autori, editori, librai, cartolibrai, bibliotecari – chiedono al Parlamento e al governo di ritirare la proposta di cancellazione della 18App, alla richiesta si uniscono anche tutte le associazioni del settore: Aie – Associazione italiana editori, Adei – Associazione degli editori indipendenti, Ali – Associazione librai italiani, Sil – Sindacato italiano librai, Federcartolai Confcommercio, Aib – Associazione italiana biblioteche, Siae – Società italiana degli autori ed editori, Slc-Cgil Sezione nazione scrittori.
Secondo le associazioni e tutti gli addetti del settore, il Bonus dal 2016, anno di introduzione, ha permesso a migliaia di giovani di poter esplorare e avvicinarsi al mondo della lettura e dei libri.
Secondo i dati diffusi dall’Istat nei primi 3 anni il bonus cultura ha permesso una crescita della lettura nella fascia d’età 18-21 anni dal 46,8 al 54%.
Contro l’eliminazione del Bonus è stata anche avviata una raccolta firme da parte di Italia Viva, la raccolta ha già raggiunto 20.000 adesioni per chiedere il ritiro dell’emendamento che di fatto elimina il Bonus dal 2023.
Sulla questione è anche intervenuto il Ministro della Cultura Sangiuliano, il quale ha dichiarato che il Bonus Cultura va ridefinito poichè mostra delle criticità, secondo il Ministro della Cultura il governo Meloni potrebbe eliminare l’attuale Bonus Cultura per introdurre un sussidio mirato per i giovani e per incentivare la cultura.
Nelle prossime settimane sapremo effettivamente se il Bonus Cultura possa rinascare sotto altra forma o se verrà definitivamente eliminato senza avere nessun successore.