Grazie ad un emendamento ad hoc del Pd la questione che ha tenuto banco negli ultimi mesi sull’uscita da scuola dei minori di 14 anni sembra finalmente arrivare ad una soluzione, grazie all’emendamento del Pd si è apportata una modifica alla legge, modifica che permetterà ai minori di 14 anni di tornare da soli a casa ma solo se autorizzati dai genitori, in questo modo l’istituto scolastico verrà sollevato da qualsiasi responsabilità di vigilanza, l’autorizzazione data dai genitori riguarderà anche gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico e quindi copre anche la salita, la discesa e il tempo di sosta sullo scuolabus sia all’entrata che all’uscita dalle classi.
Intorno a questa vicenda si era creato un grande caos, il tutto è nato in seguito ad una sentenza della Cassazione che lo scorso maggio ha condannato il dirigente scolastico di una scuola di Firenze per la morte, avvenuta 15 anni prima, di un 11enne schiacciato da uno scuolabus.
In seguito alla sentenza la maggior parte dei presidi per evitare di finire sottoprocesso in caso di incidente hanno pensato di cautelarsi emanando una circolare che richiedeva la presenza di un adulto per riprendere da scuola gli alunni al termine delle lezioni.
Ovviamente i genitori prontamente si sono defilati anche loro dall’assunzione di responsabilità, e quindi si è arrivati, come spesso succede in italia, ad un ping pong di responsabilità, i presidi dal conto loro non hanno nessuna intenzione di assumersi le responsabilità oltre le mura scolastiche, ed i genitori non vogliono che il fardello ricada su di loro, in mezzo c’erano gli allunni minori di 14 anni che non sapevano che pesci prendere.
Fortunatamente a rendere ancora meno grottesca questa vicenda ci ha pensato questo emendamento del Pd che di fatto ha modificato la legge Padri, madri e pure nonni possono tirare un sospiro di sollievo, i tredicenni italiani potranno uscire da scuola da soli, previa autorizzazione dei genitori che esonera gli istituti dalla responsabilità «connessa all’obbligo di vigilanza».