In arrivo nel 2023 il nuovo concorso per il personale ata ex LSU (lavoratori socialmente utili, bando concorso bidelli), stiamo parlando del bando che doveva essere pubblicato in gazzetta ufficiale già nel 2022 che invece è slittato al 2023, ovvero quest’anno, il bando è in fase di pubblicazione e mette a disposizione 592 posti complessivi per lavorare come ata nelle scuole pubbliche, nell’articolo vediamo quali sono i requisiti da possedere, i posti disponibili per singola regione e la data di pubblicazione del bando.
Concorso ATA 2023 (ex LSU), Bando, Posti e Requisiti
Inizialmente questo concorso per il personale ata doveva esssere pubblicato nel 2022, ma come molti altri concorsi pubblici, è slittato al 2023, come abbiamo specificato stiamo parlando del Bando che permetterà di assumere il personale residuati dall’ultimo bando per gli ex LSU ATA, infatti alcuni anni fa il Ministero affidava i lavori per le pulizia delle scuole a ditte esterne, scaduto il bando il Ministero non ha più provveduto al rinnovo e per tanto quei lavoratori si sono trovati senza lavoro.
I sindacati si sono però occupati della vicenda chiedendo ed ottenendo da parte del Ministero dell’Istruzione la pubblicazione di un concorso ad hoc per l’assunzione di quel personale, che ad oggi conta circa 590 unità.
Il decreto legge milleproroghe convertito in legge, ha prorogato al 1° settembre 2023 la decorrenza delle assunzioni dei c.d. ATA ex LSU e appalti storici.
Il Ministero dell’Istruzione ha già bandito due selezioni pubbliche per l’assunzione a tempo indeterminato di queste figure. La prima era finalizzata all’inserimento di 11.263 collaboratori scolastici con almeno 10 anni di servizio. A questo concorso si è aggiunto poi un secondo bando ATA ex LSU per le assunzioni di altri 1.591 lavoratori con almeno 5 anni di servizio.
A queste due procedure concorsuali era prevista una terza che aveva lo scopo di coprire i posti residuati dalle precedenti procedure concorsuali, il bando doveva svolgersi lo scorso 2022, cosa non verificatasi.
Nel corso del 2022 il Ministero dell’Istruzione con la pubblicazione della nota n. 32319 del 13 settembre 2022 aveva poi autorizzato per il personale ATA le supplenze sui posti ex LSU.
Ora, con la pubblicazione del decreto legge Milleproroghe la pubblicazione del bando è stata rimandata a settembre 2023.
Lo scorso Febbraio 2022 l’ex Ministro dell’Istruzuone Patrizio Bianchi, presentò la bozza del decreto per avviare il concorso ai sindacati, bozza che aveva ricevuto parere favorevole anche dal CSPI.
Il nuovo concorso pubblico in uscita a settembre 2023 dovrebbe invece essere rivolto al personale ex LSU e appalti storici che, pur possedendo i requisiti necessari, non ha potuto partecipare al precedente bando perchè mancavano posti nella provincia di appartenenza.
Il condizionale è d’obbligo in quanto non è dato sapere, al momento, se il nuovo Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, manterrà queste linee guida.
Se i requisiti richiesti per partecipare al concorso resteranno gli stessi del precedente bando per le assunzioni degli ex LSU ATA, i candidati dovranno possedere:
- diploma di scuola secondaria di primo grado;
- almeno 5 anni di servizio, anche non continuativi, nei quali devono essere inclusi gli anni 2018 e il 2019, nei servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di dipendente a tempo determinato o indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento di tali servizi..
Per quanto riguarda i posti disponibili abbiamo specificato che in totale saranno 590, cosi distribuiti nelle varie regione italiane:
- Campania – 3 posti;
- Emilia Romagna – 94 posti;
- Lazio – 272 posti;
- Liguria – 38 posti;
- Lombardia – 68 posti;
- Marche – 31 posti;
- Piemonte – 25 posti;
- Sardegna – 12 posti;
- Toscana – 16 posti;
- Umbria – 5 posti;
- Veneto – 26 posti.
I vincitori di questo nuovo concorso saranno assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con orario part-time o full time, il bando si svolgerà su base provinciale ed è rivolto agli aspiranti che non hanno potuto partecipare al precedente bando perchè non è stato indetto il concorso per la loro provincia.
Al termine della procedura selettiva verrà stilata una graduatoria nazionale che verrà utilizzata per l’immissione in ruolo sui posti residuati e per la nomina, a domanda e nell’ordine della medesima graduatoria nazionale, dei partecipanti che siano risultati in soprannumero nella provincia in virtù della propria posizione nelle graduatorie.