Bullone nel panino della mensa, si dimette il presidente di Milano Ristorazione

Una notizia che potrebbe facilmente essere scambiata per una fake news ma che in reltà non lo è, stiamo parlando della notizia che in questi giorni ha destato stupore e preoccupazione e che arriva da Milano dove uno studente della classe quinta elementare ha trovato all’interno del proprio panino un bullone, si avete letto bene un bullone, quel panino non era stato portato dallo studente ma era stato servito dal servizio mensa della scuola.

Una notizia che subito ha fatto il giro del web e non solo, la notizia ha avuto rilevanza nazionale, tanto che Bernardo Notarangelo il presidente di Milano Ristorazione azienda al 99% di proprietà del Comune di Milano e che fornisce 80mila pasti al giorno nelle scuole del capoluogo lombardo ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni.

Il presidente ha fatto sapere che la notizia per lui è stata un colpo al cuore, Bernardo Notarangelo era a capo dell’Azienda da 4 anni e quando ha saputo della notizia corredata anche dalle foto che immortalavano il bullone di ferro all’interno del panino è rimasto di sasso, le sue dimissioni rappresentato ovviamente anche un ammissione di responsabilità, sui che avrebbe dovuto vigilare ed evidentemente non l’ha fatto.

Il presidente ha rassegnato le sue dimissioni all’interno di una nota dove si legge:

“Dopo quattro anni di grande impegno, quel bullone nel panino è stato davvero un colpo al cuore. La mia è umana stanchezza. Per questo lascio”,

L’episodio risale al 15 marzo 2023 quando uno studente all’interno del proprio panino prosciutto e formaggio ha trovato anche un “terzo ingrediente” un grosso bullone di accaio, lo stupore dello studente e successivamente dei docenti e del dirigente è stato grande e subito è stata fatta la segnalazione all’azienda comunale che si occupa dei pasti della mensa.

Nella nota scritta dal presidente della socità si leggono anche altre dichiarazioni che di seguito riportiamo:

“Anzitutto voglio fare una cosa che avrei voluto fare fin da quando ho appreso della ‘vite nel panino’. Al riguardo, ho subito disposto verifiche scrupolose, per accertare le responsabilità e renderne conto. Ma al tempo stesso ho pensato subito a quel bambino, a quella famiglia”.

“Caro bambino, ho due figli meravigliosi, ormai grandi, che hanno frequentato come te le scuole pubbliche di Milano e mangiato i pasti di Milano Ristorazione. Quando ho appreso del panino ho pensato a te e ho pensato a loro. Le responsabilità saranno accertate, ma quella vite nel tuo panino non doveva esserci”, è la conclusione.