Il governo ha accellerato sulle nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione per il 2023, le ultime in ordine di tempo riguardano il Ministero dell’Interno dove mediante la pubblicazione di nuovi concorsi pubblici verranno effettuare 1.500 nuove assunzioni di personale, a regolare il tutto è il DPCM per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione pubblicato sulla GU Serie Generale n.135 del 12-06-2023 che di fatto ha sbloccato le nuove assunzioni.
Concorso Ministero Interno 2023, in arrivo 1500 Assunzioni
Continuano le assunzioni nella Pubblica Amministrazione nel 2023, il DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.135 del 12-06-2023 ha sbloccato migliaia di assunzioni nella PA compreso il Ministero dell’Interno, si tratta di inserimenti che avverranno con contratto di lavoro a tempo indeterminato nella maggior parte dei casi.
I nuovi inserimenti di personale saranno inquadrati quasi totalmente nell’area degli assistenti e nell’area degli operatori, ma anche 300 posti di lavoro nel Ministero dell’interno, nel profilo di funzionario, e incrementa di una unità l’organico dirigenziale dell’ente.
Queste assunzioni hanno carattere straordinario ed avranno lo scopo di rafforzare la capacità amministrativa delle amministrazioni centrali che sono state previste dal decreto legge che abbiamo citato poc’anzi.
Le nuove assunzioni presso il Ministero dell’Interno verranno effettuate mediante diverse modalità, compresa la pubblicazione di nuovi concorsi pubblici e lo scorrimento delle graduatorie dei precedenti bandi pubblici.
Le nuove assunzioni si rivolgeranno a candidati diplomati, laureati e candidati con licenza media, poichè le figure professionali ricercate sono molteplici con titoli di studio richiesti differenti.
Le nuove risorse assunte dal Ministero verranno inquadrate secondo la nuova classificazione del personale introdotta dal CCNL funzioni centrali 2019-2021.
Ma vediamo ora nel dettaglio quali saranno le figure professionali disponibili secondo quanto specificato dal Ministero:
- 300 funzionari;
- 1.022 assistenti;
- 150 operatori;
- 1 dirigente di prima fascia.
Il Ministero dell’interno può reclutare le nuove risorse con le seguenti modalità:
- concorso pubblico, anche indetto unitamente ad altre amministrazioni;
- scorrimento di graduatorie relative a concorsi pubblici banditi da altre amministrazioni per la medesima area professionale;
- avviamento liste di collocamento, per le assunzioni nell’area degli operatori.
I nuovi concorsi verranno riservati a coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:
- possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
– per il profilo di funzionario – laurea triennale, diploma di laurea, laurea specialistica, laurea magistrale;
– per il profilo di assistente – diploma di istruzione secondaria di secondo grado; - età non inferiore ai diciotto anni e non superiore a quella prevista dalle norme vigenti per il collocamento a riposo;
- cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di altre categorie ammesse dal bando;
- godimento dei diritti civili e politici;
- non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
- idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni;
- posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva, per i candidati di sesso maschile, nati entro il 31 dicembre 1985;
- non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici;
- non essere stati destituiti, dispensati , dichiarati decaduti o licenziati da un impiego statale;
- condotta incensurabile.
I nuovi concorsi si svolgeranno su base provinciale è sarà possibile partecipare ad una sola provincia e per una sola posizione tra quelle messe a bando.
I concorsi possono svolgersi con l’ausilio di tecnologie digitali, dunque le prove possono essere informatizzate.
Una volta terminate le procedure concorsuali, le graduatorie di merito potranno essere utilizzate anche per assunzioni in altre province, nel caso in cui le graduatorie di queste ultime non fossero sufficienti a coprire i posti disponibili. In questo caso si potrà procedere allo scorrimento degli elenchi degli idonei non vincitori.
Ferme restando, a parità di requisiti, le riserve previste dalla legge, relativamente ai titoli valutabili, il bando può prevedere l’attribuzione di un punteggio doppio per il titolo di studio richiesto per l’accesso, qualora il predetto titolo sia stato conseguito non oltre cinque anni prima del termine previsto per la presentazione della domanda di partecipazione alla procedura di reclutamento.