Sulla Riforma Pensioni 2023 è tutto rinviato, secondo le ultime novità che arrivano dal Governo almeno fino ad ottobre 2023 non si saranno Novità sul meccanimso di pensionamento, quindi quali sono le regole in vigore per andare in pensione fino alla fine del 2023? Nell’articolo vediamo quali sono le regole attualmente in vigore per andare in pensione sia per gli uomini che per le donne.
Riforma Pensioni 2023, tutto rinviato, Ultime Novità
In questi ultimi mesi si è molto parlato della riforma delle pensioni 2023, sono state portare all’attenzione dell’esecutivo molte proposte ma ad oggi sembra che nulla cambiaerà e la riforma vera e proprio delle pensioni venga rimanadata.
Nelle scorse settimane ci sono stati anche degli incontri tra i sindacati e il governo proprio per discutere sulla riforma delle pensioni, i sindacati attendevano delle risposte circa le risorse a disposizione per attuare la riforma delle pensioni.
In tale occasione non vi è stata risposta da parte del governo poichè ad oggi quest’ultimo non è ingrado di fornire cifre sulle risorse, infatti nel DEF (Documento di economia e finanza) approvato ad aprile 2023 non viene fatta menzione delle pensioni, per le quali – quindi – al momento non ci sono risorse a disposizione.
In base a ciò è quindi presumibile che fino all’approvazione della nota di aggiornamento al DEF non ci siano novità in materia di Pensioni, per tanto fino ad inizio ottobre 2023 non sono previste modifiche al meccanismo di pensionamento ordinario o pensionamento anticipato.
Ciononostante il governo di Giorgia Meloni è al lavoro per cercare delle misure di flessibilità alternative da introdurre già nel 2024, così poi da poterne fare una cernita una volta chiarito l’ammontare delle risorse.
Pensioni Luglio 2023, le Novità
In attesa della riforma con il cedolino di luglio 2023 ci sono state diverse novità per quanto riguarda il pagamento delle Pensioni.
Tra le principali novità riguardanti il pagamento delle pensioni di luglio 2023 c’è sicuramente il pagamento della Quattordicesima ma non per tutti i pensionati, l’aumento degli importi per le pensioni minime previsto dalla Legge di Bilancio 2023 e le trattenute e conguagli, per quanto riguarda le date di pagamento si partirà da sabato 1 luglio 2023 per tutti coloro che hanno accreditata la pensione in Poste, mentre per coloro che percepiscono la pensione in banca il pagamento è previsto per il 3 luglio visto che le banche il sabato sono chiuse.
Ma vediamo ora nel dettaglio il calendario dei pagamenti previsto da Poste Italiane per tutti i pensionati che hanno la pensione accreditata su conto corrente, postepay evolution o libretto postale:
Iniziali del cognome | Date di pagamento |
---|---|
Dalla A alla B | Sabato 1° luglio (mattina) |
Dalla C alla D | Lunedì 3 luglio |
Dalla E alla K | Martedì 4 luglio |
Dalla L alla O | Mercoledì 5 luglio |
Dalla P alla R | Giovedì 6 luglio |
Dalla S alla Z | Venerdì 7 luglio |
Ricordiamo che presso gli sportelli automatici ATM presenti all’esterno degli Uffici è possibile prelevare fino a 60o euro al giorno evitando cosi di fare le file all’interno degli uffici.
Sempre con il Cedolino di Luglio 2023 ci sono stati degli aumenti sulle pensioni minime, infatti il governo è intervenuto con l’ultima legge di bilancio 2023 proprio sull’importo delle pensioni minime INPS aumentandolo di fatto a 600 euro al mese, come abbiamo ricordato in precenza gli aumenti dovevano entrare in vigore già dal 1 gennaio 2023 ma per diversi motivi questi aumenti entreranno in vigore solo con il pagamento della pensione di luglio 2023 compreso il pagamento degli arretrati da gennaio a giungo 2023.
Questo incremento, del 6,4% per gli over 75 vale per il 2023 e il 2024 e si somma ad una rivalutazione straordinaria dell’1,5 % – in aggiunta alla perequazione ordinaria – concessa al trattamento minimo a prescindere dall’età. Il risultato è un assegno di circa 600 euro per gli over 75 e di 572,20 euro di pensione minima per tutti (l’anno scorso era pari a 525,38 euro).
Ricapitolando, queste sono le novità in vigore solo nel 2023:
- un aumento a circa 600 euro delle pensioni minime per chi ha più di 75 anni dal cedolino di luglio 2023, compreso di arretrati come vi spieghiamo in questo articolo;
- una rivalutazione straordinaria dei trattamenti minimi, a prescindere dall’età, che nel 2023 saranno rivalutati del 120% – ossia del 7,3% + 1,5% (il 20% di 7,3%). In sostanza, si tratta di una rivalutazione integrale, con le regole di cui vi parliamo in questo articolo, a cui si aggiunge un 20% del totale in più.
Gli importi delle pensioni minime nel 2023 sono:
- 572,20 euro al mese per tutti i percettori di pensioni minime con età inferiore a 75 anni;
- 599,82 euro al mese per i percettori di pensioni minime con età dai 75 anni in su.