Con lo stipendio e la busta paga di luglio 2023 ci saranno degli aumenti per i lavoratori dipendenti, aumenti che derivano dalla pubblicazione del decreto legge lavoro che ha introdotto un taglio del cuneo fiscale che produrrà degli aumenti per circa 14 milioni di lavoratori dipendenti pubblici e privati, nell’articolo vediamo in cifre quali sono gli aumenti previsti.
Aumenti Stipendio in Busta Paga da Luglio 2023, le cifre
La conversione in legge del decreto lavoro pubblicato qualche mese fa in gazzetta, ha prodotto dalla busta paga di luglio 2023 degli aumenti di stipendio per 14 milioni di lavoratori dipendenti, con questo decreto il governo è intervenuto sul cuneo fiscale ovvero alla differenza tra il costo totale del lavoro per l’azienda e la somma effettivamente ricevuta dal dipendente come salario netto.
In altre parole, il cuneo fiscale rappresenta l’onere fiscale e contributivo a carico delle imprese per l’occupazione di un lavoratore.
Il cuneo fiscale si compone di diversi elementi, tra cui:
- Imposte sul reddito dei lavoratori: Include le imposte sul reddito personale, come l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPF), che vengono trattenute dal salario del dipendente.
- Contributi previdenziali: Sono i contributi versati per finanziare i sistemi pensionistici e di sicurezza sociale. Questi contributi sono generalmente divisi tra il datore di lavoro e il dipendente.
- Oneri contributivi a carico del datore di lavoro: Comprendono i contributi previdenziali e assicurativi a carico dell’azienda per ogni lavoratore impiegato. Questi oneri sono in aggiunta al salario lordo e possono includere contributi per la previdenza sociale, l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e l’assicurazione per la disoccupazione.
Il cuneo fiscale può influenzare la competitività delle imprese, il costo del lavoro e la capacità di creare occupazione. Un alto cuneo fiscale può disincentivare l’assunzione di nuovi dipendenti e ridurre la disponibilità di risorse finanziarie per le imprese.
Alcuni governi cercano di ridurre il cuneo fiscale attraverso politiche fiscali e contributive che mirano a stimolare l’occupazione e favorire la crescita economica. Queste misure possono includere riduzioni delle imposte sul lavoro, agevolazioni fiscali per le imprese e riforme del sistema previdenziale.
L’obiettivo è quello di alleggerire il carico fiscale sul lavoro e promuovere la creazione di posti di lavoro.
Con le novità del Decreto Lavoro 2023 convertito in Legge dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, gli importi in più in busta paga per i dipendenti privati o pubblici, sono i seguenti:
- per gli stipendi fino ai 10.000 euro lordi all’anno, si ricevono 44,92 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino a 15.000 euro all’anno, si ricevono 67,38 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino ai 20.000 euro lordi all’anno, si ricevono 76,82 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino ai 25.000 euro lordi all’anno, si ricevono 96,03 euro in più al mese (-7%);
- per gli stipendi fino ai 30.000 euro lordi all’anno, si ricevono 90,49 euro in più al mese (-6%);
- per gli stipendi fino ai 35.000 euro lordi all’anno, si ricevono 98,56 euro in più al mese (-6%).