Lauree professionalizzanti, cosa sono e come funzionano? Dal prossimo anno tutti gli studenti che avranno terminato le scuole superiori avranno a disposizione un nuovo strumento che permetterà loro di entrare nel mondo del lavoro in maniera differente da come accade oggi, si potrebbe dire che si tratta di un ritorno al passato, stiamo parlando delle Lauree professionalizzanti, per le quali recentemente il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ne ha firmato il decreto che le rende attive a tutti gli effetti.
Lauree professionalizzanti che cosa sono?
Si tratta di lauree triennali pensate per armonizzare l’uscita dagli Istituti tecnici superiori ITS e l’entrata all’università, orientando però il corso di studi verso il contesto lavorativo, questa nuova tipologia di lauree potranno essere attivate da tutti gli atenei a patto che vengano erogate in maniera tradizionale, quindi non telematicamente come molte università stanno facendo negli ultimi anni, inoltre il percorso di studi dovrà per lo più essere orientato al mondo del lavoro.
Gli insegnamenti dovranno essere caratterizzati da una forte propensione verso le professioni disciplinate a livello nazionale, come quelle ordinistiche, ed è per questo che le nuove lauree professionalizzanti dovranno essere pensate in stretta collaborazione con gli ordini professionali.
Lauree professionalizzanti quali sono?
Come anticipato i nuovi corsi di laurea professionalizzante verranno attivati dal prossimo anno e dovranno essere contraddistinti da una forte propensione verso il mondo del lavoro e agli ambiti professionali, saranno considerate lauree professionalizzanti tutti quei corsi di laurea che avvicineranno in modo concreto gli studenti universitari al mondo del lavoro e a contesti lavorativi
Le università italiane potranno attivare un corso per anno accademico e dovranno armonizzare la loro offerta con quella degli ITS, gli Istituti tecnici superiori, in una logica di prosecuzione degli studi. I nuovi percorsi offriranno una maggiore professionalizzazione pensata come un’ulteriore formazione per gli studenti in uscita dagli Istituti tecnici, come i periti industriali: saranno attivati tirocini ad hoc per gli studenti e le università potranno avviare collaborazioni anche con le imprese.