Con la consegna delle prime Carte Acquisti relative al Bonus Spesa Solidale 2023 (Carta Dedicata a Te) arrivano i primi problemi in particolare per chi percepisce anche il Reddito di Cittadinanza (RDC), infatti sono molte le segnalazioni di coloro che hanno ricevuto la Carta essendo anche precettori di Reddito di Cittadinanza, in questo caso sarebbe meglio non spendere il Bonus da 382,50 nell’articolo vediamo quali potrebbero essere i rischi per questi cittadini.
RDC e Carta Spesa Solidale 2023, attenzione a Spendere il Bonus
Dal 18 Luglio 2023 sono iniziate le consegne delle Carte Acquisti relative al Bonus Spesa Solidale 2023 (Carta Dedicata a Te) presso gli Uffici Postali, a distanza di pochi giorni arrivano però delle segnalazioni che potrebbero creare dei seri problemi ad alcune persone che hanno ritirato la Carta, ovvero i cittadini che sono anche precettori del Reddito di Cittadinanza.
Infatti la normativa parla chiaro il contributo della Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità non spetta ai nuclei familiari che sono titolari di:
- Reddito di Cittadinanza;
- Assegno di inclusione;
- qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Inoltre, non possono essere beneficiari della carta risparmio spesa i nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
- NASPI;
- DIS-COLL;
- Indennità di mobilità;
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
- Cassa integrazione guadagni – CIG;
- qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
Tutti coloro che sono precettori di questi sussidi ed hanno ricevuto anche la Carta è vivamente sconsigliato di non spendere i 382,50 euro accreditati sulla Carta.
Secondo Federcontribuenti le persone che spendono questo Bonus potrebbero avere problemi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, infatti, a fronte di queste segnalazioni l’INPS avvierà sicuramente dei controlli e nel caso vengano riscontrate delle anomalie richiederà le somme spese indebitamente dal cittadino attraverso l’Agenzia delle Entrate.
Non solo, l’INPS potrebbe chiedere indietro non solo quella rata ma tutto il montante del reddito di cittadinanza”, denuncia Federcontribuenti.
Insomma un problema non da poco, il consiglio per tutti coloro che si trovano in questa situazione è quello di mettersi in contatto con l’INPS e chiedere dei chiarumenti, l’ente sapra sicuramente dare le giuste indicazioni sul da farsi.