La prestigiosa città metropolitana di Torino ha pubblicato un nuovo bando di concorso per l’anno 2023 che permetterà di effettuare nuove assunzioni di personale, si tratta di 2 concorsi pubblici distinti, oltre a rappresentare un trampolino di carriera, prevedono contratti a tempo indeterminato per i vincitori. Nello specifico, 14 posizioni sono riservate a istruttori amministrativi o contabili, di cui 2 riservate a persone con disabilità. Le rimanenti 10 posizioni sono destinate a Istruttori direttivi amministrativi.
Concorso Città di Torino 2023, Bando, Requisiti e Posti
I candidati avranno tempo fino alle ore 12 del 9 ottobre 2023 per presentare la loro domanda in modo tempestivo ed efficiente, seguendo le istruzioni fornite sul sito online dedicato. Tuttavia, qualora il numero di domande superasse 200, si potrebbe rendere necessaria una prova preselettiva.
I primi 100 classificati al termine di tale fase verranno ammessi alla prova scritta, che prevede una serie di domande aperte riguardanti argomenti specifici come diritto amministrativo, penale e privato, indicati nel bando di concorso. Un’iniziativa che promuove una selezione attenta e ponderata.
La prova scritta per entrambi i concorsi si terrà il 20 ottobre 2023 e, al fine di garantire massima trasparenza, imparzialità e parità di trattamento, si svolgerà in modalità remota. I candidati dimostreranno la loro preparazione e capacità di analisi, mettendo in luce le competenze richieste per le posizioni disponibili.
Chi ottiene un punteggio minimo di 21/30 sarà ammesso alla prova orale, che prevede un colloquio volto a verificare le conoscenze previste dal bando di concorso. Pertanto, dimostrare una solida preparazione e una buona padronanza delle materie richieste sarà fondamentale per accedere all’ultima fase del concorso.
Il colloquio si considererà superato solo con un punteggio di almeno 21/30.
Al termine delle prove verrà compilata una graduatoria finale, che determinerà i vincitori dei concorsi.
I fortunati selezionati saranno poi convocati per formalizzare la loro assunzione. È importante sottolineare che ai vincitori sarà richiesta una permanenza lavorativa presso la città metropolitana di Torino per almeno 5 anni dalla data di assunzione.
Questi due concorsi pubblici, oltre a rappresentare un’opportunità unica nel suo genere, sono un chiaro segnale dell’impegno della città metropolitana di Torino nell’offrire stabilità professionale e crescita personale ai futuri dipendenti.
È possibile trasformare le proprie aspirazioni in realtà, cogliendo questa eccezionale occasione per una carriera di successo.
Vediamo di seguito quali sono i requisiti da possedere sia per il profilo professionale dell’istruttore amministrativo o contabile e per quello di istruttore direttivo amministrativo:
- cittadinanza italiana o cittadino di uno Stato membro dell’Unione Europea;
- età non inferiore ai 18 anni e non superiore a quella prevista dalle norme vigenti per il collocamento a riposo;
- godimento diritti civili e politici;
- essere presente nell’elettorato politico attivo;
- non aver riportato condanne penali;
- non esser stato destituito dalla Pubblica Amministrazione;
- posizione regolare nei confronti degli obblighi di leva;
- idoneità fisica all’impiego.
Per candidarsi al concorso per istruttore direttivo amministrativo ci sarà bisogno invece di una laurea, ovvero:
- Laurea (L) di cui all’ordinamento D.M. 509/99;
- Laurea (L) di cui all’ordinamento D.M. 270/04;
- Diploma di Laurea (DL) “vecchio ordinamento”;
- Laurea Specialistica (LS) di cui all’ordinamento D.M. 509/99;
- Laurea Magistrale (LM) di cui all’ordinamento D.M. 270/04.
La scadenza per inviare la domanda è fissata alle ore 12 del prossimo 9 ottobre. La modalità di invio è online dal portale InPA della Pubblica Amministrazione accessibile tramite SPID, CIE, CNS, eIDAS.
Il bando pubblicato mette in evidenza anche lo stipendio previsto (come prevede il contratto collettivo nazionale) e elenca anche una serie di benefit che sono:
- buoni pasto spendibili in esercizi di ristorazione convenzionati del valore unitario di euro 7;
- lavoro agile fino a un massimo del 40% dei giorni lavorabili su base trimestrale;
- settimana lavorativa di 36 ore con orario flessibile in entrata e in uscita;
- corsi di formazione a spese dell’Ente.