In questi ultimi giorni è nata una polemica riguardante i “Gruppi whatsapp dei genitori” dove si parla della scuola italiana, dei rapporti alunni-docenti e dei comportamenti dei docenti nei confronti degli alunni, la polemica è stata lanciata Claudio Cesara direttore del quotidiano il Foglio, il quale attraverso un editoriale afferma che “Hanno fatto più danni le chat di mamme e papà trasformati in sindacalisti dei figli che vent’anni di riforme”, lanciandosi contro i gruppi Whatsapp creati dai genitori che secondo il Direttore farebbero ingenti danni alla scuola italiana, nell’editoriale il Direttore ha anche chiamato in causa direttamente il Ministtro dell’Istruzione Valeria Fedeli invocando un suo provvedimento per arginare questo fenomeno.
La risposta del Ministro dell’Istruzione non è tardata ad arrivare, nella rispota del Ministro al Direttore del Giornale si evidenzia che il ministro non crede che la censura o qualsiasi altro intervento per limitare la libertà di espressione possa essere una soluzione, è necessario invece creare un dialogo e instaurare un rapporto di fiducia con i genitori, al tempo stesso è necessario però che i genitori non devono in nessun modo sostituirsi al personale docente, o denigrarlo.
Per questo i genitori devono fare i genitori e non i professori, con improvvisate chat.
E’ anche vero che negli ultimi anni i genitori sono diventati sempre meno obiettivi nei confronti del loro figli, anche di fronte a comportamenti sbagliati li difendono a spada tratta, e incolpano sempre e comunque la scuola e i docenti, rei di non sapere far svolgere bene il loro mestiere.
E’ necessario che i genitori siano più obiettivi nei confronti dei loro figli e riconoscere quando questi ultimi sbagliano o assumono degli atteggiamenti che non sono consoni verso la società o verso il prossimo, inutile difendere anche l’indifendibile.