Con il pagamento dell’Assegno Unico di Gennaio 2024 (AUU) ci saranno delle importanti novità circa l’aumento degli importi percepiti dalle famiglie italiane per effetto dell’adeguamento Istat al costo della vita, nell’articolo vediamo quali sono le date di pagamento dell’Assegno Unico per il mese di Gennaio 2024, quali saranno i nuovi importi di pagamento e tutte le altre novità introdotte.
Assegno Unico Gennaio 2024, Date, Importi e Novità
Con l’avvento del nuovo anno, giungono promettenti notizie per gli aventi diritto all’Assegno Unico e Universale. In risposta all’aumento complessivo del costo della vita, a partire dal primo mese del 2024, potrebbe essere concesso un incremento significativo. Attualmente, l’entità precisa dell’aumento rimane ancora da determinare, tuttavia, si prospetta un possibile aumento del +5,4%, in linea con quanto già stabilito per la perequazione delle pensioni.
La certezza in merito a questa miglioria finanziaria sarà confermata solamente nel mese di gennaio, quando l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) divulgherà i dati ufficiali sull’inflazione. Solo a quel punto sarà possibile effettuare il calcolo accurato dell’assegno aggiornato.
È importante sottolineare che il decreto legislativo 230 del 2021, che regolamenta la misura di sostegno al reddito delle famiglie con figli a carico, stabilisce che gli importi dell’Assegno Unico e Universale siano direttamente correlati all’inflazione e debbano essere adeguati annualmente al costo della vita.
Nel corso del 2023, in risposta all’incremento generale del costo della vita, i beneficiari dell’Assegno Unico e Universale hanno già ottenuto un apprezzabile aumento dell’8,1%. Attualmente, i dati indicano che l’importo minimo dell’assegno si attesta intorno a 54 euro al mese, mentre l’importo massimo raggiunge i 189,20 euro per ciascun figlio.
È importante notare che è prevista una maggiorazione del 50% per coloro che hanno figli con meno di un anno o tre o più figli. Inoltre, la legislazione vigente ha stabilito il limite ISEE per l’accesso alla misura a 40.000 euro annui.
Considerando un ulteriore aumento del 5,4%, in sintonia con la perequazione delle pensioni, diverse modifiche potrebbero delinearsi. In primo luogo, si prevede un aumento degli aventi diritto, poiché la soglia ISEE per la quota base di accesso alla misura potrebbe salire da 16.215 euro a 17.090,61 euro.
Parallelamente, il contributo per ciascun figlio dovrebbe aumentare da 189,20 euro a 199,40 euro. Con tali dati, si assistirebbe anche a una variazione della quota minima, che salirebbe dai 54 euro attuali a 57,20 euro per figlio, considerando un ISEE pari a 45.575 euro.
Va sottolineato che la certezza in merito a queste prospettive si avrà solamente a gennaio 2024, quando l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) renderà noti i dati ufficiali sull’inflazione. Restiamo in attesa di ulteriori dettagli e riconfermiamo il nostro impegno nel fornire aggiornamenti tempestivi a tutti gli interessati.
Con l’attuale tasso di rivalutazione del 5,4%, derivante dal calcolo di perequazione delle pensioni, l’aiuto economico destinato ai figli sarà adeguato al costo della vita, applicando gli aumenti a partire da gennaio per tutte le mensilità del 2024. L’importo massimo raggiungerà quasi i 200 euro per ciascun figlio, registrando un incremento di 10 euro, passando da 189,2 a 199,4 euro per figlio. Questo adeguamento si applicherà anche alle famiglie con un ISEE inferiore a 17.090 euro.
La quota minima dell’assegno, precedentemente fissata a circa 54 euro al mese, sfiorerà i 57,2 euro per ciascun figlio, rappresentando un aumento significativo. Inoltre, le maggiorazioni destinate ai figli oltre il secondo e quando entrambi i genitori lavorano vedranno anch’esse un aumento proporzionale a questa revisione.
Tali modifiche rappresentano un sostanziale miglioramento nell’assistenza finanziaria fornita alle famiglie con figli a carico, riflettendo l’impegno nel mantenere il potere d’acquisto dell’Assegno Unico e Universale in linea con le dinamiche economiche e l’incremento del costo della vita.
A partire da gennaio 2024, gli importi dell’Assegno Unico e Universale saranno adeguati in base all’indice Istat provvisorio, il quale attualmente segna un aumento del 5,4%. Tuttavia, è essenziale sottolineare che tale percentuale è provvisoria e potrebbe subire modifiche al momento della sua conferma a gennaio.
La soglia minima dell’ISEE passerà da 16.215 a 17.090,61 euro, comportando un aumento dell’Assegno Unico fino a questa cifra da 189,2 a 199,4 euro. Per coloro che superano un ISEE di 45.574,96 euro, l’importo minimo dell’Assegno Unico sarà di 57,2 euro, ridotto a 28,5 euro per i figli dagli 18 ai 20 anni.
Nel contesto della prima fascia, le maggiorazioni relative ai figli ulteriori al secondo comportano un aumento dell’Assegno Unico a 96,9 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; e 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni.
Per la seconda fascia, con un ISEE superiore a 45.574,96 euro, le maggiorazioni relative ai figli ulteriori al secondo portano l’assegno unico a 17,1 euro; a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; e 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni.
È importante notare che ulteriori dettagli sulle modalità operative di erogazione saranno forniti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale nel prossimo mese di gennaio. Tali modalità potrebbero non essere calcolate nella prima mensilità di gennaio, ma saranno soggette a un conguaglio in base al tasso definitivo a partire da marzo 2024. Rimaniamo a disposizione per fornire ulteriori informazioni e aggiornamenti in merito a questa importante misura di sostegno al reddito.
L’Assegno Unico e Universale rappresenta una misura di sostegno al reddito introdotta nel 2021, destinata alle famiglie con figli a carico. Questo contributo è erogato per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni, senza limiti di età per i figli disabili, a condizione che siano presenti determinate circostanze.
L’importo di base del contributo varia in base a diversi fattori stabiliti dalla legge, tra cui la condizione economica del nucleo familiare valutata attraverso l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) al momento della domanda, l’età e il numero dei figli, nonché eventuali situazioni di disabilità.
Il termine “unico” si riferisce al fatto che l’assegno è finalizzato a semplificare e potenziare gli interventi a sostegno della genitorialità e della natalità. Allo stesso tempo, è definito “universale” in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con un ISEE superiore alla soglia di 43.240 euro, considerando il tasso d’inflazione attuale.
L’Assegno Unico e Universale coinvolge numerose famiglie italiane ed è erogato per ogni figlio minorenne a carico, partendo dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati. È esteso anche ai figli maggiorenni a carico fino al compimento dei 21 anni, purché soddisfino determinati requisiti, come frequentare corsi di formazione scolastica o professionale, svolgere tirocini o attività lavorative con un reddito inferiore a 8.000 euro annui, essere disoccupati e in cerca di lavoro tramite i servizi pubblici per l’impiego, o svolgere il servizio civile universale.
Il contributo è illimitato per ogni figlio con disabilità a carico.
L’importo dell’Assegno Unico è determinato in base all’ISEE presentato dal nucleo familiare del figlio beneficiario, considerando anche l’età dei figli a carico e altri fattori pertinenti.