Novità per congedi e malattie dopo una recente vicenda che ha interessato un operaio metalmeccanico licenziato a causa di un congedo straordinario non rispettato e al controllo visita fiscale l’operaio non si trovava a casa ma bensì in giro per strada.
La Cassazione dopo diverse vicende ha stabilito che per i lavoratori che assistono un familiare disabile di notte ha diritto a poter uscire durante la giornata, in particolar modo si è specificato nella sentenza una normativa apposita per i permessi retribuiti che lascia orari liberi senza specifiche, ai dipendenti che assistono un familiare con disabilità.
Gli orari non specificati per assistere un familiare disabile non stabilirebbero il momento preciso per assistere un disabile e perciò non sono motivo di licenziamento del dipendente interessato, in quanto chi si impegna nell’assistenza nelle ore notturne ha diritto ad adeguati spazi giornalieri per le esigenze personali e per il riposo (sentenza n.29062/2017).
E’ proprio il caso di ricorso di un operaio metalmeccanico accolto dalla Cassazione, in quanto era stato licenziato dalla società a causa di un congedo straordinario retribuito durante la quale l’operaio veniva trovato più volte in strada o comunque lontano dalla casa della madre disabile.
Il metalmeccanico aveva fatto ricorso all’azienda e ha dimostrato che durante il suo congedo l’uomo assisteva la madre in sedia a rotelle durante la notte mentre la mattina tornava a casa per riposarsi, e proprio tale motivazioni sono state accolte dalla Cassazione che ha dichiarato così illegittimo il licenziamento e a obbligare l’azienda al reintegro immediato dell’operaio.
A tal proposito la sentenza della Cassazione specifica che il congedo retribuito per assistere un familiare disabile come anche la malattia di un figlio minore non prevede una esistenza esclusiva, infatti l’assistenza non può impedire al lavoratore che la svolge di dedicare spazi temporali alle proprie esigenze o di allontanarsi anche per esigenze che riguardano il disabile o il malato stesso, in quanto un disabile non necessita soltanto di assistenza ma anche di aiuto in commissioni esterne come l’acquisto di farmaci o altro tipo di necessità necessarie.
Come già bene si sa per assistere un disabile occorrono pazienza ma anche forza fisica qualora il disabile sia allettato o su carrozzina e perciò occorrono ore di riposo per chi assiste il familiare e perciò il dipendente può usufruire del congedo anche per ore di riposo e la Cassazione ha appoggiato a pieno tali necessità dei dipendenti con familiari con disabilità.