Riscatto Laurea Agevolato 2024 INPS, Dettagli e Novità

Riscatto Laurea Agevolato 2024 INPS – Nel 2024, sarà ancora possibile accedere all’opzione del riscatto degli anni di studio universitario, una pratica che consente di incrementare la propria anzianità contributiva attraverso il pagamento di un importo. Tuttavia, al momento non è stato ancora precisato quale sarà il costo fisso agevolato per il riscatto fissato dall’INPS per quest’anno.

Per comprendere meglio, facciamo un passo indietro: il riscatto della laurea, introdotto nel 1997, permette ai laureati di convertire gli anni trascorsi all’università in anni di contributi previdenziali. Questo ha due finalità principali:

  • Ridurre i Tempi per il Pensionamento: Con il riscatto, si può anticipare l’età di uscita dal mondo del lavoro, avendo accumulato un numero maggiore di anni contributivi.
  • Incrementare l’Importo della Pensione: Avere più anni di contributi significa potenzialmente ricevere una pensione più elevata, poiché l’importo dell’assegno pensionistico è calcolato in base all’anzianità contributiva e agli importi versati.

L’opzione del riscatto della laurea è quindi un’opportunità per coloro che hanno intrapreso studi universitari di vedere questi anni riconosciuti ai fini previdenziali. Resta da definire l’ammontare del costo per il 2024, che sarà stabilito dall’INPS e potrebbe variare rispetto agli anni precedenti.

Il processo di riscatto degli anni di studio universitario per la pensione segue regole ben precise. Ecco alcuni punti chiave da tenere a mente:

  • Durata Legale del Corso: Si possono riscattare solo gli anni corrispondenti alla durata legale del corso di laurea. Gli anni trascorsi come studente fuori corso non sono inclusi in questa opzione.
  • Corsi Ammessi: Solo i corsi di laurea ordinari e i dottorati di ricerca possono essere riscattati. I master universitari, anche se conseguiti in atenei pubblici, non rientrano tra i titoli validi per il riscatto.
  • Opzione di Riscatto Parziale: Non è necessario riscattare l’intera durata del corso di studi; è possibile scegliere di riscattare solo alcune annualità. Questa flessibilità consente di adattare il riscatto alle proprie esigenze contributive e agli obiettivi pensionistici.
  • Dipendenza dalle Necessità Contributive: La decisione di quanto riscattare dipende spesso dalle esigenze individuali di contributi per raggiungere la pensione. Ad esempio, lavoratori vicini all’età pensionabile e con la necessità di uno o due anni di contributi possono optare per riscattare solo una parte del loro percorso di studi.
  • Requisito Minimo per la Domanda: Per inoltrare la domanda di riscatto è necessario aver già maturato almeno un contributo nella gestione previdenziale in cui si intende accreditare la contribuzione, come ad esempio la gestione ordinaria dell’INPS.

Il riscatto della laurea è quindi un’opportunità utile per chi desidera migliorare la propria situazione previdenziale, ma richiede una valutazione accurata in base alla propria situazione lavorativa e contributiva.

Il calcolo del costo del riscatto della laurea varia a seconda di alcuni criteri chiave, in particolare la data di inizio del versamento dei contributi previdenziali. Ecco come viene determinato:

  • Prima del 1° Gennaio 1996: Per coloro che hanno iniziato a versare i contributi prima del 1° gennaio 1996, data di entrata in vigore del sistema contributivo, il costo del riscatto si calcola attraverso il metodo della riserva matematica. Questo metodo considera il potenziale beneficio pensionistico che gli anni riscattati apporterebbero.
  • Dopo il 1° Gennaio 1996 (Contributivi Puri): Per chi ha iniziato a versare i contributi dopo il 1° gennaio 1996 e quindi rientra nel regime contributivo puro, il calcolo si basa su un metodo a percentuale. In pratica, si applica un’aliquota del 33% sulla retribuzione percepita nei 12 mesi precedenti la richiesta di riscatto.
  • Riscatto Agevolato (dal 2019): A partire dal 2019, è stata introdotta l’opzione del riscatto agevolato, che prevede un costo annuo fisso e ridotto. Ad esempio, nel 2023, il costo per ogni anno di riscatto era di 5.700 euro. Per il 2024, sarà compito dell’INPS stabilire il nuovo importo per questa opzione agevolata.

La scelta tra questi metodi dipenderà dal contesto individuale di ciascun lavoratore, incluse la data di inizio del versamento dei contributi e la convenienza economica del riscatto. È importante valutare attentamente quale opzione si adatti meglio alla propria situazione previdenziale e finanziaria.

Il riscatto della laurea è una possibilità offerta a vari gruppi di lavoratori, e qui riassumiamo chi può accedervi, come fare domanda e come viene calcolato il costo.

Titoli Riscattabili

  • Chi Può Riscattare: Laureati o detentori di titoli equiparati. Non sono riscattabili gli anni fuori corso.
  • Tipi di Riscatto: Non è obbligatorio riscattare l’intero corso di studi; in alcuni casi, può essere sufficiente riscattare solo parte del percorso formativo.

Requisiti e Procedura di Domanda

  • Chi Può Presentare Domanda:
    • Dipendenti del settore privato.
    • Dipendenti pubblici.
    • Iscritti ai fondi esclusivi e sostitutivi.
    • Lavoratori autonomi (commercianti, coltivatori diretti, artigiani).
    • Iscritti alla gestione separata dell’INPS (introdotto nel 1996).
  • Come Presentare la Domanda: La domanda di riscatto va presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
  • Pagamento: L’onere del riscatto si effettua tramite l’Avviso di pagamento pagoPA.

Costo del Riscatto di Laurea

  • Metodi di Calcolo:
    • Periodo di Studi Pre-1996: Metodo della riserva matematica.
    • Periodo di Studi Post-1995: Aliquota della contribuzione IVS applicata alla retribuzione percepita nei 12 mesi precedenti la domanda, fissata al 33% per il 2024.
    • Riscatto Agevolato (Post-1995): Metodo più semplice e spesso più conveniente, introdotto nel 2019.
    • Pre-1996 con almeno 15 anni di contributi: Metodo di calcolo contributivo.
  • Costo per il 2023: 5.775 euro per ogni anno riscattato.
  • Costo per il 2024: Da stabilire da parte dell’INPS.

Queste informazioni forniscono una panoramica generale sul riscatto della laurea, un’opzione che può essere particolarmente vantaggiosa per chi si avvicina all’età pensionabile o desidera migliorare l’importo della propria pensione.

Il riscatto agevolato della laurea offre indubbi vantaggi economici, ma presenta anche alcune limitazioni importanti:

Limitazioni del Riscatto Agevolato

  • Metodo Contributivo Obbligatorio: Optare per il riscatto agevolato implica l’adozione del metodo contributivo per il calcolo della pensione, che può portare a una riduzione dell’assegno pensionistico stimata tra il 20% e il 30%.
  • Massimale Contributivo Annuo: Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, viene applicato un tetto massimo di retribuzione annua sul quale si basa la contribuzione del datore di lavoro. Per il 2023, ad esempio, questo limite era fissato a 113.520 euro, aumentando a 119.650 euro nel 2024.
  • Deducibilità Fiscale: Un aspetto positivo è che il costo del riscatto è interamente deducibile dalle tasse.

A Chi Conviene il Riscatto?

La convenienza del riscatto varia in base a diverse situazioni, come evidenziato dalla guida de L’Economia del Corriere della Sera:

  • Anticipo Significativo della Pensione: Se il riscatto consente di anticipare l’età pensionabile più degli anni riscattati, può essere conveniente.
  • Anticipo Marginale della Pensione: Utile se gli anni riscattati servono solo parzialmente per anticipare l’età pensionabile.
  • Pensione Invariata: In alcuni casi, altri requisiti permettono di andare in pensione indipendentemente dal riscatto.
  • Posticipazione della Pensione: Situazioni più complesse, tipiche di chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 con periodi di studio antecedenti al 1995.

Per valutare la propria situazione specifica, è consigliabile utilizzare i calcolatori online che permettono di simulare la convenienza del riscatto inserendo dati personali e relativi agli studi.

In conclusione, il riscatto agevolato della laurea può essere un’opzione vantaggiosa in molti casi, ma richiede un’analisi attenta delle proprie circostanze lavorative e contributive.