Apprendistato Pubblica Amministrazione 2024, Novità e Come Funziona – Recentemente, è stato reso noto attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale un Decreto che, a partire dal 23 gennaio 2024, inaugura l’apprendistato all’interno della Pubblica Amministrazione. Il Decreto in questione definisce i criteri e le modalità per l’assunzione di giovani laureati, con un’età massima di 24 anni.
Viene inoltre prevista la possibilità per i giovani sotto i 24 anni, ancora non laureati, di entrare nella Pubblica Amministrazione attraverso processi di selezione agevolati e contratti a tempo determinato. Questo percorso include opportunità privilegiate di stabilizzazione una volta ottenuta la laurea.
Di seguito, forniamo una guida dettagliata sul funzionamento dell’apprendistato nella Pubblica Amministrazione, indicando a chi è indirizzato e la durata di applicazione di tale iniziativa.
A partire dal 23 gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026, le Pubbliche Amministrazioni hanno la possibilità di instaurare contratti di apprendistato, in seguito all’introduzione di questa modalità con il Decreto PA 2023, successivamente convertito in Legge.
Questo provvedimento offre alle Amministrazioni pubbliche italiane l’opportunità di reclutare giovani laureati di età massima 24 anni mediante contratti di apprendistato, nel rispetto di una quota che varia tra il 10% e il 20% delle loro capacità assunzionali. Come alternativa, le Amministrazioni possono ingaggiare anche studenti under 24, attraverso accordi specifici con le Università del territorio nazionale.
Prima dell’adozione del Decreto PA 2023 convertito in Legge, il contratto di apprendistato era un’opzione disponibile esclusivamente per i datori di lavoro del settore privato. La recente estensione di questa possibilità al settore pubblico rappresenta una novità assoluta.
L’intento principale di questa iniziativa è promuovere un processo di ringiovanimento all’interno delle Pubbliche Amministrazioni.
La tipologia di contratto introdotta è quella dell’apprendistato professionalizzante, una forma di formazione che, diversamente dalle altre due categorie di apprendistato (apprendistato di primo livello e apprendistato di alta formazione e ricerca), è finalizzata all’acquisizione di una qualifica professionale riconosciuta ai fini contrattuali.
Il 26 dicembre 2023, il Ministro Zangrillo aveva comunicato la firma del Decreto datato 21 dicembre 2023. Il Decreto è divenuto effettivo dal 23 gennaio 2024, in seguito alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.17 del 22-01-2024.
Il Decreto PA 2023, convertito in Legge, e il suo Decreto attuativo del 21 dicembre 2023, delineano regole dettagliate e specifiche condizioni per l’instaurazione di contratti di apprendistato nelle Pubbliche Amministrazioni. Ecco i punti chiave:
- Le amministrazioni possono assumere giovani laureati di età non superiore a 24 anni, fino al 10% della loro capacità di assunzione. Tale limite si estende al 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane, fino al 31 dicembre 2026.
- Il contratto di apprendistato avrà una durata massima di 36 mesi, con inquadramento nell’area dei funzionari.
- La selezione degli apprendisti avverrà tramite concorsi pubblici organizzati a livello territoriale.
I giovani laureati interessati a intraprendere l’apprendistato nelle PA possono partecipare ai concorsi pubblici che verranno pubblicati sul portale di reclutamento inPA. In questa guida, illustreremo come iscriversi al portale per accedere ai bandi.
Le modalità di reclutamento, stabilite dal Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 21 dicembre 2023, includono:
- Una prova scritta, che può essere anche a contenuto teorico-pratico.
- Una prova orale.
- La valutazione dei punteggi ottenuti nei titoli accademici, in eventuali specializzazioni post-laurea ed esperienze professionali documentate, in relazione alla natura dei posti offerti. I bandi possono prevedere la possibilità di raddoppiare il punteggio per il titolo di studio se conseguito nei 5 anni precedenti la scadenza del termine per la presentazione della domanda.
Tra i criteri di valutazione figurano anche:
- L’età, che non deve superare i 24 anni.
- Il voto di laurea e la regolarità del percorso di studi.
- Eventuali esperienze professionali e competenze specifiche nel settore della Pubblica Amministrazione acquisite durante gli studi.
In caso di parità di punteggio, viene data preferenza al candidato più giovane. Queste disposizioni mirano a favorire l’inserimento di giovani qualificati nelle Pubbliche Amministrazioni, contribuendo al loro ammodernamento e al rinnovamento delle competenze professionali all’interno del settore pubblico.
Il sistema dell’apprendistato nelle Pubbliche Amministrazioni è strutturato in modo che, al termine dei contratti di apprendistato a tempo determinato, ci sia la possibilità di trasformare il rapporto lavorativo in un impiego a tempo indeterminato. Questo passaggio è condizionato dalla verifica dei requisiti per l’ingresso nel pubblico impiego e da una valutazione positiva dell’operato durante il periodo di apprendistato.
Ecco una panoramica del processo:
- Il personale selezionato attraverso i concorsi per l’apprendistato nella Pubblica Amministrazione viene collocato nell’area dei funzionari.
- Al termine del periodo di apprendistato, se sono soddisfatti i criteri di accesso al pubblico impiego e si riceve una valutazione positiva del lavoro svolto, il rapporto di lavoro può evolversi in un contratto a tempo indeterminato. Questo avviene nei limiti delle capacità assunzionali stabilite, ossia il 20% o il 10% a seconda dell’ente.
L’apprendistato nella Pubblica Amministrazione è stato formalmente avviato con la pubblicazione del Decreto attuativo del 21 dicembre 2023 in Gazzetta Ufficiale, e le PA sono ora autorizzate a indire le prime selezioni. L’attuazione di questa iniziativa è iniziata dal 23 gennaio 2024, data di entrata in vigore del Decreto.
Questo programma è considerato un mezzo cruciale per rafforzare le capacità degli uffici pubblici, dotandoli delle competenze necessarie per affrontare le sfide contemporanee e future, in linea anche con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come sottolineato dal Ministro. Il limite temporale per sfruttare l’apprendistato nelle Pubbliche Amministrazioni è fissato al 31 dicembre 2026.
Entro questa scadenza, le Amministrazioni hanno la possibilità di integrare i propri team con giovani talenti laureati. Il Decreto del 21 dicembre 2023 stabilisce anche le modalità di reclutamento per individuare studenti under 24, i quali possono essere assunti con contratti di formazione e lavoro a tempo determinato, nel rispetto del limite del 10% delle facoltà assunzionali, conformemente alle normative vigenti e ai rispettivi ordinamenti. Anche questo è valido fino al 31 dicembre 2026.
Le Amministrazioni possono inoltre stipulare accordi con università associate alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) per selezionare studenti che hanno completato gli esami previsti dal proprio piano di studi.
Anche in questo caso, le selezioni si svolgeranno attraverso procedure pubbliche, con la pubblicazione degli avvisi sul portale di reclutamento inPA. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità significativa per le Pubbliche Amministrazioni di rinnovarsi e di includere nuove competenze e prospettive all’interno dei loro organici.