Il Senato ha approvato la riforma degli istituti tecnici con un totale di 101 voti a favore, segnando un passo importante verso l’innovazione del sistema formativo. La proposta legislativa è ora in attesa di essere esaminata dalla Camera per l’approvazione finale. Durante la sessione, si sono verificati alcuni momenti di tensione, tra cui l’evidenziazione della mancanza del numero legale necessario, che ha portato al posticipo delle votazioni alle ore 19:00.
Promossa con convinzione dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, questa riforma mira a potenziare le abilità fondamentali in italiano, matematica e inglese, assegnando contemporaneamente maggiore rilevanza alle discipline tecniche e alle attività pratiche di laboratorio.
Il Ministro Valditara ha illustrato la riforma come un’occasione unica per i giovani, offrendo loro maggiori prospettive occupazionali e facilitando un inserimento più celere nel mondo del lavoro. L’intento è quello di formare figure professionali in linea con le richieste del settore imprenditoriale, contribuendo così allo sviluppo della competitività aziendale.
La finalità principale di questa iniziativa governativa è quella di ampliare le possibilità di impiego per i giovani, rendendo le loro competenze più adatte e rispondenti alle necessità attuali del tessuto economico e produttivo.
L’introduzione del concetto di “campus” rappresenta un elemento di novità significativa nel panorama formativo, configurandosi come una comunità integrata che comprende scuole, centri di formazione professionale e Its Academy, con un focus particolare sull’importanza dell’esperienza studentesca.
La riforma prevede anche l’impiego di docenti esterni, provenienti dal settore imprenditoriale, attraverso collaborazioni a termine. Questo approccio ha lo scopo di integrare e potenziare le conoscenze tecniche degli studenti, colmando eventuali deficit formativi.
Un elemento chiave della riforma è l’introduzione del modello formativo “4+2”, che permette agli studenti impegnati nei percorsi di studio quadriennali di proseguire la loro formazione presso gli ITS Academy e di conseguire l’esame di Stato in un istituto professionale affiliato.
L’obiettivo dell’iniziativa è di aggiornare e ampliare l’offerta formativa, facilitando la transizione tra differenti percorsi educativi e la certificazione delle competenze acquisite. La riforma enfatizza inoltre l’importanza di stabilire partenariati per promuovere l’alternanza scuola-lavoro e gli apprendistati, valorizzando le creazioni intellettuali e le innovazioni generate negli ambiti tecnici e professionali.
Inoltre, è previsto che i sistemi formativi regionali possano partecipare a questa fase sperimentale, la quale sarà monitorata dall’Invalsi per assicurare un livello di istruzione paragonabile a quello offerto dalle istituzioni statali. Questa strategia apre nuove possibilità per gli studenti, consentendo loro di accedere non solo agli ITS ma anche agli studi universitari, ampliando così il loro orizzonte educativo e professionale.