CCNL Scuola 2019-2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, le Novità – Il 18 gennaio 2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) insieme alle principali organizzazioni sindacali del settore scolastico, ha siglato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore dell’Istruzione e Ricerca per gli anni 2019-2021. Questo accordo è stato ufficialmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 32 dell’8 febbraio 2024.
Il CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 si rivolge a tutto il personale facente parte del Comparto Istruzione e Ricerca, sia quelli a contratto indeterminato sia quelli a termine, e disciplina tanto gli aspetti normativi quanto quelli retributivi del rapporto di lavoro.
Questo accordo, che ha visto l’adesione di sindacati quali CISL FSUR, FLC CGIL, SNALS CONFSAL, Federazione Gilda UNAMS e ANIEF, esclude la partecipazione del sindacato UIL Scuola Rua. Il contratto consta di 178 articoli e comprende una sezione generale, valida per tutti i lavoratori del settore, ad eccezione di alcune disposizioni specifiche, e sezioni particolari dedicate esclusivamente ad alcune categorie di dipendenti, a seconda delle diverse amministrazioni coinvolte.
Le disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per l’Istruzione e Ricerca 2019-2021 iniziano a essere effettive dal 19 gennaio 2024, subito dopo la firma del contratto. Tuttavia, alcune clausole specifiche prevedono una data di attuazione posticipata per permettere l’adeguamento necessario o in attesa di ulteriori negoziazioni sindacali.
Tra queste disposizioni rientrano le novità riguardanti i profili professionali del personale ATA, che saranno implementate a partire dal 1° maggio 2024. Ciò è dovuto alla necessità per le istituzioni scolastiche di adeguarsi al nuovo ordinamento del personale ATA, che include anche l’introduzione di una certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale come requisito di accesso per tutti i profili, ad eccezione dei collaboratori scolastici.
Il nuovo CCNL, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, prevede una serie di miglioramenti retributivi e di condizioni lavorative per il personale docente e ATA, tra cui:
- aumenti degli stipendi di docenti e ATA, con decorrenza da gennaio 2022;
- emolumento una tantum per tutto il personale docente ed ATA in servizio nell’a.s. 2022/2023, compresi i supplenti con contratto annuale (fino al 31 agosto 2023) o fino al termine delle lezioni (30 giugno 2023);
- incremento della RPD (retribuzione professionale docenti);
- incremento del CIA (compenso individuale accessorio) per il personale ATA;
- nuova indennità di disagio per il personale ATA (in questa pagina trovate tutte le informazioni);
- nuovo ordinamento ATA, che modifica i profili professionali del personale ATA e i requisiti per accedere alle graduatorie, introducendo la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale tra i titoli di accesso;
- permessi retribuiti per i supplenti assunti per l’intero anno scolastico (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno).
Queste modifiche rappresentano passi significativi verso il miglioramento delle condizioni lavorative e della remunerazione del personale scolastico, mirando a valorizzare il ruolo fondamentale che docenti e personale ATA svolgono all’interno del sistema educativo.
Il nuovo CCNL per l’Istruzione e Ricerca 2019-2021 introduce significativi miglioramenti retributivi e condizioni lavorative vantaggiose per il personale scolastico. Tra le principali novità, spiccano gli aumenti salariali medi mensili, già effettivi da dicembre 2022, che ammontano a 124 euro per i docenti e a 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.
Per il personale docente, il contratto stabilisce un incremento permanente della Retribuzione Professionale Docenti (RPD), con un nuovo importo che varia da 194,80 euro a 304,30 euro al mese. Analogamente, per il personale ATA, è previsto un aumento del Compenso Individuale Accessorio (CIA), con valori aggiornati che oscillano tra 79,40 euro e 87,50 euro.
Una delle misure più rilevanti riguarda la formazione continua del personale docente, che sarà organizzata durante l’orario di lavoro e al di fuori delle ore dedicate all’insegnamento, garantendo così la presenza in servizio dei partecipanti. In caso di corsi fuori sede, è previsto il rimborso delle spese di viaggio. In aggiunta, gli insegnanti hanno diritto a cinque giorni di permesso annuale per partecipare a iniziative formative, con la possibilità di essere sostituiti secondo la normativa vigente sulle supplenze brevi.
Per quanto concerne le attività legate ai Gruppi di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO), le ore dedicate a queste iniziative rientrano nelle 40 ore obbligatorie di attività funzionali all’insegnamento, facendo parte della programmazione annuale e non incidendo sul monte ore dedicato alle lezioni.
Infine, il CCNL riconosce anche ai supplenti docenti e ATA il diritto a tre giorni di permesso retribuito per l’anno scolastico, per motivi personali o familiari, sottolineando l’impegno a supportare tutte le figure professionali del settore educativo e scolastico.