La sentenza della Plenaria nel mese di dicembre 2017 ha stabilito che i diplomati magistrale sono abilitati per partecipare ai concorsi ma non per entrare in Gae (Graduatorie ad Esaurimento) ed allo stesso tempo ha annullato le sette sentenze positive del TAR a favore dei Diplomati Magistrale, attualmente nelle Gae ci sono 12/13 mila docenti di cui 5 mila sono di ruolo. Potenzialmente 55 mila Diplomati Magistrali hanno avviato ricorsi molti dei quali aspettano solo il merito.
Il Giorno 4 gennaio i sindacati (CGIL, CISL, UIL, Gilda e SLA) hanno un incontro al Ministero con il Ministro Fedeli, dall’incontro emergeranno sicuramente ulteriori indicazioni sulla sentenza e sulla sorte che attende i circa 43.000 docenti in possesso del diploma magistrale.
L’accordo tra sindacati e Miur cosa prevederà? Per non creare disagi alle scuole, agli alunni, alle famiglie e ai docenti, si manterrà il posto sino a giugno. Tra l’altro il disaggio più grande si noterebbe maggiormente al Centro-Nord, in particolare in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio.
Quindi sino a giugno si lavorerà sia chi ha il ruolo e sia chi è precario. Rimangono di ruolo chi ha avuto la sentenza passata ingiudicata cioè chi ha sentenza positiva prima dell’ordinanza della Plenaria. Tutti quelli che come me aspettano il merito da febbraio è a discrezione del giudice ad emettere sentenza positiva. Ci saranno giudici che faranno riferimento all’ordinanza della Plenaria e chi no.
Inoltre Anief ed altri sindacati ci invitano a ricorre alla Corte europea ma passeranno dai 3 ai 5 anni per avere una risposta. Pura follia considerando che chi ha già maturato 36 mesi, come me, per la legge renziana 107/15 se non viene assunto quest’anno a settembre, non potrà più lavorare nella scuola.
Lo sciopero di giorno 8, considerando che i DM sono 12/13 mila, subirà l’effetto boomerang perché in tutti i docenti sono più di un milione. Il Miur dirà, dunque, che chi ha aderito allo sciopero sarà solo una minima percentuale del comparto scuola. Quindi, risulterà una lotta corporativa e controproducente.
A Bologna davanti l’USP ci sarà una manifestazione dalle 9 alle 12/13. Tuttavia non basta. Indire un altro sciopero o manifestazione a ridosso di giorno 8 è impensabile. Invece è possibile allargare il fronte coinvolgendo tutto il comparto scuola (medie, superiori e Ata) perché i DM di per sè sono solo una minoranza.