Dopo aver superato il momento di angoscia, è tempo di esprimere gratitudine: “Desideriamo ringraziare la persona che ha ritrovato il nostro Mattia e ne ha garantito la salvezza”. Queste sono le parole pronunciate dalla mamma del piccolo di tre anni che, in una mattinata di mercoledì, è rimasto intrappolato all’interno dello scuolabus per un arco di tempo di due ore, riuscendo infine a catturare l’attenzione di una donna di passaggio che lo ha aiutato a liberarsi.
Mattia, un nome fittizio, era stato involontariamente lasciato a bordo del veicolo, posteggiato al termine del tragitto mattutino, davanti al nido d’infanzia dell’Istituto scolastico Gonnelli a Gambassi Terme (Firenze).
La sua mancanza non era stata notata da nessuno dell’istituto, e solo verso le 10:30 la madre è stata informata dell’episodio, già conclusosi positivamente. Tale vicenda è stata riportata da La Nazione, mentre l’amministrazione locale ha avviato un’inchiesta interna per fare luce sull’accaduto. Di seguito, un dettaglio dell’evento:
Attratta dal rumore prolungato del clacson, una donna si è avvicinata all’autobus e ha notato il piccolo Mattia che, indicando la porta, manifestava il desiderio di essere liberato. La donna, realizzando l’urgenza della situazione, si è affrettata ad entrare nella scuola per sollecitare l’intervento delle collaboratrici scolastiche.
Grazie a questa azione, il bambino è stato prontamente soccorso e condotto nella sua classe, e i suoi genitori sono stati tempestivamente informati della situazione.
“Alle 8 del mattino ho affidato mio figlio allo scuolabus,” prosegue la madre, fornendo dettagli preliminari dell’incidente. “Era previsto che entrasse alla scuola Beccuccio Bicchieraio alle 8:30, ma nessuno sembra essere in grado di spiegarmi cosa sia effettivamente accaduto dopo.”
È possibile che il bambino abbia allentato da solo la cintura di sicurezza, si sia celato sotto un sedile e, forse, sia persino caduto in un sonno profondo; sono queste alcune delle congetture che si possono avanzare. Attualmente, sono in corso indagini per determinare le responsabilità.
“Non appena venuti a conoscenza dell’episodio, l’amministrazione comunale e gli uffici competenti hanno prontamente iniziato a lavorare per identificare i responsabili,” hanno dichiarato rappresentanti del Comune di Gambassi Terme.
“L’azienda incaricata del servizio di trasporto scolastico ha mostrato una piena disponibilità alla collaborazione. Ci impegniamo a prendere tutte le misure necessarie, agendo nelle maniere e nei luoghi appropriati, per prevenire che simili eventi si verifichino in futuro.” Inoltre, si è scatenata la ricerca della donna che, con il suo intervento tempestivo, ha assunto il ruolo di eroina in questa vicenda.