Occupazione Liceo Severi, provvedimenti disciplinari per 20 alunni – L’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino ha adottato una linea di condotta rigorosa in risposta all’occupazione scolastica avvenuta di recente, durata solo ventiquattr’ore ma segnata da un episodio spiacevole: il lancio di una pallonata contro una collaboratrice scolastica, che ha richiesto l’intervento del 118. Fortunatamente, l’incidente non ha avuto gravi conseguenze per la lavoratrice, ma ha contribuito alla rapida conclusione dell’occupazione.
In seguito a questo evento, la scuola ha deciso di implementare venti provvedimenti disciplinari, alcuni dei quali hanno comportato giorni di sospensione per un limitato numero di studenti. La maggior parte delle sanzioni, tuttavia, si concentra su attività aggiuntive di studio e riflessioni legate all’educazione civica, coordinate da un gruppo di docenti che si sono resi disponibili a questo scopo.
Questo approccio mira a educare piuttosto che a punire severamente, incentivando gli studenti coinvolti a comprendere la gravità delle loro azioni e le possibili alternative per esprimere dissenso in modo costruttivo.
Francesco Ramalli, dirigente scolastico del Calamandrei, ha sottolineato che l’obiettivo è educare gli studenti sull’illegittimità dell’occupazione e sulla necessità di agire in modo diverso, promuovendo la comprensione e il rispetto delle norme civiche. Gli studenti sospesi saranno coinvolti in interventi educativi, sia individuali che collettivi, a conferma dell’intenzione della scuola di utilizzare l’episodio come opportunità di apprendimento.
La quantificazione dei danni è ancora in corso, ma il preside anticipa che non si tratta di danni significativi, bensì di spese legate principalmente alla pulizia e al ripristino dei locali. Una volta stabilito l’ammontare dei danni, la scuola valuterà le modalità per il recupero dei costi dai responsabili.
Questo caso si contrappone ad altri episodi di occupazione avvenuti in città, come quelli del Machiavelli-Capponi e dell’Alberti Dante, dove i danni sono stati ben più significativi, con un costo stimato superiore ai 20.000 euro. Le decisioni su come gestire il recupero dei costi per questi danni maggiori non sono state ancora prese.
La risposta dell’Istituto Calamandrei evidenzia una volontà di bilanciare disciplina e educazione, sottolineando l’importanza di insegnare agli studenti le conseguenze delle loro azioni e le modalità appropriate per esprimere il proprio dissenso, nel rispetto delle regole e della comunità scolastica.