Esame di Maturità 2024, rinvio per i PCTO come requisito di ammissione all’esame – L’implementazione dei Percorsi per Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), precedentemente noti come alternanza scuola-lavoro, come requisito indispensabile per l’ammissione agli esami di Maturità 2024 è stata soggetta a un nuovo rinvio.
Un emendamento recentemente proposto nel contesto del Decreto “Milleproroghe”, attualmente in fase di ratifica dal Parlamento, prevede di posticipare ancora una volta l’efficacia di questa disposizione. Il voto finale da parte della Camera e del Senato è atteso per la fine del mese di febbraio, periodo entro il quale si avrà conferma definitiva. Al momento, le probabilità che il testo venga modificato sono minime, vista la fase avanzata del processo legislativo.
Questa decisione ha colto di sorpresa molti osservatori, dato che non erano circolate anticipazioni su un possibile rinvio, facendo presagire che l’obbligatorietà dei PCTO sarebbe stata attuata. Tuttavia, si è scelto di seguire la linea già adottata negli anni passati, procrastinando l’introduzione di una delle modifiche più significative apportate dall’ultima riforma dell’esame di Stato del 2017.
Diversi fattori, tra cui complicazioni organizzative nelle scuole, le interruzioni didattiche causate dalla pandemia e le contestazioni studentesche, hanno finora impedito l’attuazione effettiva di questo requisito, che non ha mai trovato applicazione pratica. Di conseguenza, il “Milleproroghe” è stato ripetutamente utilizzato come strumento per sospendere l’entrata in vigore della norma.
La situazione attuale evidenzia che un significativo numero di studenti potrebbe rimanere completamente escluso dai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), un elemento cruciale per l’accesso all’esame di Maturità. Questa difficoltà nel coinvolgere tutti gli studenti idonei ai PCTO si manifesta nonostante la loro rilevanza nel percorso di studi.
Secondo l’ultimo resoconto dell'”Osservatorio sui PCTO” del portale Skuola.net, alla fine dell’anno scolastico precedente, circa il 9% degli alunni dell’ultimo anno delle scuole superiori non aveva completato le ore minime di formazione extra-scolastica richieste, che variano a seconda del tipo di istituto: almeno 90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali, da realizzarsi nell’arco degli ultimi tre anni di scuola. È improbabile che questa lacuna sia stata colmata nell’arco di soli dodici mesi.
Nonostante ciò, durante il colloquio orale dell’esame di Maturità, è previsto che i membri della commissione possano interrogare i candidati sulle loro esperienze relative ai PCTO, purché questi ultimi li abbiano effettuati, anche solo parzialmente.
Tuttavia, anche questa fase presenta delle criticità. L’Osservatorio di Skuola.net rileva infatti che, in molti casi, l’alternanza scuola-lavoro viene svolta in maniera “simulata”, con il 60% delle attività che si riduce a esperienze teorico-pratiche svolte senza il coinvolgimento diretto delle aziende. Ciò contraddice l’intento fondamentale dei PCTO e rischia di impoverire il valore formativo e il contenuto della relazione finale presentata all’esame.