Salute Mentale e Giovani, l’importanza del benessere quando si studia e lavora – Negli ultimi anni, la percezione della salute mentale ha subito un cambiamento significativo, diventando un argomento di cui si discute con maggiore apertura e consapevolezza. Questo progresso si deve alla diminuzione del tabù che circonda le questioni di salute mentale e alla crescente comprensione dell’importanza di affrontare tempestivamente le problematiche ad essa legate.
Concetti come il benessere psico-fisico e l’equilibrio tra vita lavorativa e personale (work-life balance) stanno guadagnando attenzione nella coscienza collettiva, in gran parte grazie alle nuove generazioni che stanno rompendo i pregiudizi e le barriere su questo tema. Tuttavia, nonostante queste evoluzioni positive, sono spesso i giovani a soffrire di problemi legati al malessere psicologico, trovandosi senza gli strumenti adeguati per gestirli.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, celebrata il 10 ottobre e promossa dalla World Federation of Mental Health con il supporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), diventa fondamentale focalizzare l’attenzione sui giovani e sulla loro salute mentale.
L’arrivo della pandemia da Covid-19 e le conseguenze della stessa hanno notevolmente influenzato il benessere mentale di molte persone, non solo a causa della sindrome post-virale del “long Covid”, che include sintomi come ansia e depressione, ma anche per lo stress psicologico, la paura, l’isolamento sociale e il senso di alienazione generati da questo periodo.
Questi fattori continuano ad avere un impatto significativo sul benessere mentale, aggravato da problemi sociali ed economici che si sono accumulati nel tempo. Tuttavia, la pandemia non è l’unico fattore di disagio psicologico, dato che il 60,1% degli italiani afferma di convivere con questi problemi da anni, secondo l’indagine “L’era del Disagio” condotta dall’INC Non Profit Lab, il laboratorio di INC-PR Agency Content First.
Un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2019 rivelava che già allora più di 300 milioni di persone nel mondo soffrivano di ansia e che il 15% dei lavoratori era affetto da disturbi mentali. Questi dati sottolineano l’urgenza di affrontare il tema della salute mentale con la dovuta serietà e impegno, promuovendo strategie e interventi che possano sostenere efficacemente individui di tutte le età, ma soprattutto i giovani, che rappresentano il futuro della nostra società.
L’indagine condotta da Cigna International Health mette in luce una realtà preoccupante: il 91% dei giovani tra i 18 e i 24 anni si sente stressato, un dato che supera la media generale dell’84%. La ricerca scientifica aggiunge un ulteriore elemento di riflessione, rivelando che il 62,5% delle patologie mentali si manifesta prima dei 25 anni.
In particolare, la Generazione Z sembra essere la più colpita dal disagio psicologico, con il 75% dei giovani che ne soffre e l’81% tra le ragazze che risentono maggiormente di questi problemi.
Anche il rapporto Istat del 2021 conferma questa tendenza, evidenziando come il 6,2% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni si dichiari insoddisfatto della propria vita e in una condizione di cattiva salute mentale. Ancora più allarmante è il dato secondo cui il 10,8% dei giovani, di età compresa tra i 15 e i 24 anni, fa uso di psicofarmaci senza prescrizione medica, ricorrendo a questi mezzi per dormire, dimagrire o migliorare le proprie prestazioni negli studi, con una percentuale che sale al 18% tra gli studenti.
Nonostante il quadro preoccupante che emerge da queste ricerche, è importante riconoscere il ruolo positivo svolto dalle nuove generazioni nella lotta contro i pregiudizi e lo stigma sociale legati alla salute mentale. La loro apertura al dialogo e la normalizzazione della ricerca di aiuto professionale rappresentano passi significativi verso una maggiore consapevolezza e informazione su queste tematiche.
Questo cambiamento di atteggiamento, più inclusivo e meno giudicante, evidenzia l’importanza di continuare a promuovere un discorso aperto sulla salute mentale, incoraggiando le persone di tutte le età a cercare supporto e a parlare delle proprie esperienze.
È fondamentale che la società nel suo complesso, comprese le istituzioni, i sistemi educativi e le famiglie, lavori insieme per creare un ambiente in cui i giovani possano crescere sentendosi supportati, compresi e liberi di esprimere le proprie emozioni senza paura di giudizio.
Affrontare il malessere mentale può essere complesso e spesso richiede un approccio multidisciplinare per individuare il percorso di cura più adatto. Ecco alcuni consigli pratici per prendersi cura della propria salute mentale:
- Parla del tuo disagio: Condividere i propri sentimenti con qualcuno di fidato può essere un importante passo avanti. L’apertura nei confronti di amici o familiari può offrire sostegno e comprensione.
- Cerca supporto professionale: Se necessario, non esitare a rivolgerti a professionisti della salute mentale. Oltre ai terapeuti privati, ci sono numerose risorse gratuite disponibili, come consultori, reparti ospedalieri dedicati, numeri di supporto telefonico e sportelli di ascolto nelle scuole.
- Pratica la meditazione e la Mindfulness: Queste tecniche possono aiutare a gestire ansia e stress, promuovendo la concentrazione sul momento presente e una maggiore consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni.
- Mantieni il controllo sui tuoi pensieri: Evita di lasciare che i pregiudizi guidino il tuo modo di pensare. Riconoscere e sfidare i pensieri automatici negativi può aiutare a sviluppare una prospettiva più equilibrata.
- Accetta ciò che non puoi controllare: Riconoscere che non tutti gli eventi della vita sono sotto il nostro controllo può alleggerire il peso di alcune preoccupazioni. Concentrati su ciò che puoi cambiare e su come puoi migliorare la tua situazione.
- Adotta una visione più flessibile del mondo: Cerca di non vedere le cose in termini assoluti (bianco o nero). Adottare una visione più sfumata può aiutare a valutare le situazioni con maggiore obiettività e a riconoscere le proprie capacità di miglioramento.
- Datti tempo: Il processo di guarigione dalla sofferenza psicologica varia da persona a persona e richiede tempo. È importante essere pazienti con se stessi e impegnarsi in attività che promuovono il benessere personale.
Ricordati che prendersi cura della propria salute mentale è un atto di coraggio e di responsabilità verso se stessi. Creare uno spazio sicuro per il dialogo e la cura è essenziale per affrontare il disagio psicologico e per promuovere una società più inclusiva e sensibile alle questioni di salute mentale.