Sicurezza sul lavoro, più ispezioni e pace contributiva, lavoro nero nel nuovo DDL – L’imminente disegno di legge (DDL) per la sicurezza sul lavoro rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento delle misure di prevenzione e la lotta contro le pratiche illegali nel mondo del lavoro. Il Governo, sensibilizzato dalle recenti tragedie, tra cui il drammatico evento di Firenze, si appresta a introdurre normative più stringenti per combattere il lavoro nero, il fenomeno del caporalato e migliorare la sicurezza negli appalti.
La Ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato che il nuovo DDL sarà presentato al Consiglio dei Ministri nei giorni a venire. Tra le novità più rilevanti emerse da anticipazioni, figura la cosiddetta “pace contributiva”, una misura volta a incentivare la regolarizzazione dei rapporti di lavoro, indicando un approccio costruttivo nel contrasto al lavoro sommerso.
Il disegno di legge prevede inoltre un aumento significativo delle ispezioni nei luoghi di lavoro, passando da 70.000 a 100.000, grazie all’assunzione di oltre 800 nuovi ispettori tecnici presso l’Ispettorato del Lavoro. Questo incremento delle attività ispettive si colloca all’interno di un più ampio programma di interventi per il 2024, focalizzato sulla formazione e sulla prevenzione dei rischi.
Le risorse destinate alla prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro, gestite dall’INAIL, vedranno un notevole aumento. Per l’anno in corso, il bilancio di previsione dell’INAIL ha raddoppiato gli investimenti nelle politiche di sicurezza, destinando 508 milioni di euro al bando ISI, che offre finanziamenti a fondo perduto per progetti volti a migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Questo insieme di misure evidenzia l’impegno del Governo nell’affrontare le problematiche legate alla sicurezza sul lavoro e nella lotta contro le forme di sfruttamento lavorativo, con l’obiettivo di garantire un ambiente di lavoro sicuro e regolamentato per tutti i lavoratori.
Il prossimo disegno di legge (DDL) sulla sicurezza sul lavoro intende introdurre misure innovative per contrastare il lavoro non dichiarato e incentivare la regolarizzazione dei rapporti di lavoro.
Una delle iniziative più significative previste è la cosiddetta “pace contributiva”, un meccanismo che mira a ridurre le sanzioni per coloro che non hanno versato i contributi previdenziali dovuti, a condizione che procedano alla regolarizzazione della loro posizione, sia in un’unica soluzione sia attraverso un piano di rateizzazione.
L’idea di fondo è quella di stimolare le aziende e i lavoratori a emergere dalla condizione di irregolarità, seguendo un principio analogo a quello utilizzato per la gestione delle pendenze fiscali. Con questo regime sanzionatorio agevolato, si punta a promuovere l’adempimento spontaneo degli obblighi contributivi, consentendo ai contribuenti che aderiscono di limitarsi al pagamento della sanzione civile, eliminando o riducendo ulteriori sanzioni.
In aggiunta, il DDL prevede incentivi per le imprese che mantengono elevati standard di sicurezza sul lavoro. In particolare, si contempla l’introduzione di sconti sui premi INAIL per quelle aziende che riescono a dimostrare di non aver avuto incidenti, valutati secondo determinati criteri e indicatori di sicurezza.
Queste misure rappresentano un tentativo concreto di rafforzare la tutela dei lavoratori e di migliorare le condizioni di lavoro attraverso la prevenzione degli infortuni e la lotta al lavoro irregolare. La pace contributiva, in particolare, offre un’opportunità per le aziende di allinearsi alle normative vigenti, favorendo un ambiente di lavoro più sicuro e regolamentato.
Sarà tuttavia necessario attendere la pubblicazione del testo ufficiale del disegno di legge per conoscere tutti i dettagli e l’ampiezza esatta delle misure proposte, così come le condizioni specifiche per l’accesso agli incentivi e le modalità di applicazione delle nuove normative.