Nella giornata di ieri, il Ministro Valditara ha delineato la strategia del suo dicastero mirata a regolamentare l’impiego di smartphone e tablet negli istituti scolastici, sconsigliandone l’uso anche per finalità educative. Questo tema, di grande rilevanza, ha sollecitato l’intervento di numerosi rappresentanti della società civile e di specialisti del settore. Enzo Di Frenna, fondatore dell’associazione Netdipendenza Onlus, ha manifestato il suo appoggio all’iniziativa di vietare l’uso degli smartphone in ambito scolastico.
Con un background di esperienza ventennale, Di Frenna evidenzia che i bambini, già a partire dai 8-10 anni, iniziano a mostrare segni di dipendenza dagli schermi, con i social network che fungono da acceleratori di questa tendenza. Lo scopo principale è quello di scongiurare lo sviluppo del cosiddetto “disturbo da dipendenza da internet”, una patologia che porta i giovani a vivere stati di stress e a diventare eccessivamente legati al mondo digitale.
Per affrontare tale questione, Di Frenna suggerisce misure pratiche quali l’allocazione dei cellulari in armadietti dedicati prima dell’avvio delle attività didattiche, allo scopo di eliminare fonti di distrazione e migliorare la concentrazione.
L’esperto raccomanda altresì un approccio più meditato e limitato all’utilizzo dei dispositivi elettronici, iniziando da un’educazione all’uso responsabile di tali tecnologie all’interno del nucleo familiare.
La problematica della dipendenza da internet e dai videogiochi è riconosciuta come una malattia a tutti gli effetti, con l’organizzazione Netdipendenza Onlus che si dedica a offrire sostegno a coloro che desiderano liberarsi da queste pratiche dannose.
Di Frenna mette in parallelo i danni derivanti dall’uso smodato della tecnologia con quelli causati da un’alimentazione scorretta, sottolineando come entrambi gli stili di vita possano avere effetti negativi significativi sulla salute fisica e psichica.
Analogamente, la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) si pronuncia a favore di una restrizione dell’utilizzo dei telefoni cellulari negli ambienti scolastici.
Il presidente Antonio D’Avino enfatizza l’importanza di agire sull’uso eccessivo della tecnologia digitale tra i giovani. La Fimp sostiene la proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, mettendo in evidenza l’urgenza di riportare l’attenzione sull’importanza dell’educazione a uno stile di vita equilibrato, sia in ambito scolastico che familiare.
La raccomandazione conclusiva mira a incoraggiare le attività fisiche all’aria aperta, al fine di diminuire il tempo passato davanti ai dispositivi elettronici. Questo approccio ha un duplice scopo: combattere la sedentarietà e promuovere tra i giovani uno stile di vita più salutare.
Le azioni intraprese da entità come Netdipendenza Onlus, insieme al supporto della comunità medica, costituiscono passaggi chiave verso l’istituzione di un contesto educativo migliore, in cui la tecnologia è impiegata come mezzo didattico e non come origine di assuefazione.