Un adolescente di 14 anni, precedentemente noto alle autorità giudiziarie per minorenni, è stato posto sotto arresto mercoledì presso un istituto superiore situato a Salerno. Questo giovane, che registrava un totale di 85 giorni di assenze non giustificate, era al centro di sforzi considerevoli da parte dell’istituto scolastico volti a reintegrarlo nel percorso educativo.
La preside, intervistata dal quotidiano Il Mattino, ha affermato: “Il problema della droga è estraneo alla nostra realtà scolastica. Noi, come amministratori e insegnanti, abbiamo il compito di osservare, sospettare e fare segnalazioni. La questione dei giovani spacciatori è grave e coinvolge individui vulnerabili che le scuole devono impegnarsi ad allontanare da situazioni di pericolo.”
L’arresto del ragazzo è avvenuto proprio nel giorno in cui faceva ritorno a scuola dopo un lungo periodo di assenza. La dirigente scolastica, profondamente turbata dall’evento, ha evidenziato come l’istituto si impegni da tempo nella lotta contro l’abbandono scolastico, organizzando attività pomeridiane, serali e di supporto agli studenti.
“In merito a questo studente”, ha dichiarato la preside, “avevamo già iniziato le procedure per segnalarne l’assenza prolungata e ingiustificata alla Procura per i minorenni. La madre, in seguito all’intervento dei servizi sociali, lo ha ricondotto a scuola mercoledì. Sfortunatamente, è stato arrestato poco dopo per detenzione di sostanze stupefacenti.”
L’accaduto ha generato sgomento tra studenti e personale docente, tuttavia, la preside ha tenuto a sottolineare la determinazione dell’istituto nel combattere l’abbandono scolastico e nel sostenere gli studenti a rischio.
“L’utenza della nostra scuola presenta diverse sfide”, ha ammesso, “ma abbiamo compiuto grandi sforzi per riportare gli studenti tra i banchi. Persistiamo nel nostro impegno a creare per i nostri giovani un contesto sicuro e stimolante, propizio alla crescita personale e all’apprendimento.”