Tutti i padri lavoratori dipendenti che hanno un figlio hanno diritto al Congedo di Paternità il quale prevede il congedo obbligatorio e il congedo facoltativo, alternativo al congedo di maternità della madre del nascituro, il padre può usufruire del congedo entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio anche nel caso di figli adottivi o affidatari, le legge di bilancio 2017 ha prorogato il congedo anche per i figli nati nel corso del 2017 e per tutto l’anno 2018 ha aumentato il congedo da due a quattro giorni
Congedo Paternità, Chi ne può usufruire come funziona?
Il congedo come specificato è destinato ai tutti i padri dipendenti che hanno un figlio anche adottivi e affidatari, il congedo va usufruito entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio o dall’adozione e affidamento.
Un aspetto che di recente l’INPS ha chiarito è la possibilità di fruire del congedo di paternità anche in concomitanza di quello che spetta alla madre infatti il provvedimento è un diritto autonomo e pertanto è aggiuntivo a quello della madre.
Per quanto riguarda i dipendenti della scuola, si attende il nuovo CCNL che dovrebbe includere i diritti del congedo obbligatorio di paternità.
Nello specifico chi beneficia del può usufruire di due giorni, anche non continuativi, per gli eventi parto, adozione o affidamento, avvenuti fino al 31 dicembre 2017, mentre per gli eventi gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2018 spettano quattro giorni di congedo godibili anche in via non continuativa, tuttavia non possono essere frazionati e usufruiti in ore.
L’indennità giornaliera per i giorni di congedo obbligatorio sono a carico dell’INPS e sono pari al 100% della retribuzione. Inoltre, dal punto di vista del trattamento normativo e previdenziale, sono applicate le disposizioni previste in materia di congedo di paternità.