La tecnologia ha invaso la nostra vita quotidiana, tanto da portare l’essere umano a vivere solo in completa dipendenza da attrezzi tecnologici di ogni genere, come smartphone, pc e tablet che aiutano la vita quotidiana per il lavoro lo studio e per il tempo libero, viste le numerose applicazioni che si possono scaricare gratuitamente e comodamente dalla poltrona di casa.
Anche nelle scuole è sempre più frequente l’utilizzo della tecnologia con tablet o lavagne tecnologiche che permettono uno studio più veloce e migliore rispetto ai soliti mezzi datati utilizzati negli anni 90.
All’estero tale tecnologia nelle scuole ha preso piede già molti anni fa, ma come sappiamo in Italia tutte le “novità” e idee in campo innovativo e non solo sembrano non essere subito pronte ad essere al passo con i tempi. A tal proposito finalmente una svolta sembrerebbe arrivare nelle scuole con la formazione per gli alunni anche attraverso Skype, scegliendo esperti, docenti e ricercatori per una lezione su misura, per tali lezioni occorrerà un computer, una connessione internet e la registrazione nella piattaforma “Skype in the Classroom” ed il gioco è fatto.
A promuovere tale iniziativa è stata Microsoft, presentando in Italia il progetto in occasione dell’Edu day 2017.
Attraverso l’utilizzo di “Skype in the Classroom” gli alunni delle scuole potranno collegarsi in videoconferenza con un esperto per imparare e condividere contenuti, oltre che a utilizzare tale mezzo per attività didattiche quali visite guidate virtuali di realtà lontane.
Un passo davvero importante per le nuove generazioni di studenti che si preparano e si formano per diventare i nuovi uomini del nostro domani.
Oltre a partner come Microsoft ci sono:
- Il parco zoologico marino Zoomarine (Roma) che dedicherà al progetto un un programma educativo dedicato alle scuole,
- Il Politecnico di Milano,
- Luiss ed Explora, museo dei bambini di Roma.
Coinvolgendo ulteriori partner Microsoft Italia raggiungerà l’obiettivo non solo di far crescere numerosi studenti nell’utilizzo della tecnologia ma darà la possibilità di far incontrare anche ad esempio due classi di due diversi Paesi “al buio” molto lontani attraverso il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di istituti di ricerca, università, musei e parchi naturali.
Le scuole che aderiranno a tale progetto innovativo avranno il supporto e la disponibilità online della Microsoft educator community, ovvero un gruppo di oltre 500mila educatori provenienti da 227 Paesi in tutto il mondo che supporterà gli insegnanti italiani ad organizzare e a mettere in atto praticamente i piani formativi.