Un sindacalista è stato arrestato per aver venduto Falsi Titoli ai candidati per permetterli di scalare le graduatorie di concorsi pubblici, episodi del genere non saranno ne i primi e ne certamente gli ultimi, un fenomeno odioso quanto diffuso un po’ in tutta italia, il lavoro non si trova con facilità soprattutto quello stabile, per questo spesso si cercano delle strade poco lecite o delle scorciatoie che alla lunga non pagano.
Stando alle indagini condotte fino ad ora sembra che due persone, tra cui un collaboratore della Cisl Scuola Irpinia-Sannio siano stati raggiunti da misure cautelari con l’accusa di corruzione e falso materiale e ideologico, gli indagati in questione avrebbero realizzato false attestazioni utili ad aumentare il punteggio nei concorsi del personale ata in cambio di mazzette, quindi denaro.
Il primo verdetto: un arresto e una sospensione dal servizio
La notizia è stata anche confermata dall’Ansa, l’agenzia nazionale italiana, il collaboratore del sindacato è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la seconda persona coinvolta nella truffa è stata sospesa per 1 anno dall’esercizio del pubblico ufficio.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Avellino e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Avellino, era stata preceduta da un servizio di “Striscia la Notizia” andato in onda un mese fa; immediatamente dopo la Cisl Scuola aveva presentato denuncia”.
“La messa in onda di quel servizio – ha spiegato il Procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo – ha complicato le indagini, alterando il quadro probatorio. Senza la trasmissione di quel servizio, i tempi per chiudere l’inchiesta sarebbero stati più brevi”.