Scuola, in Italia 769.000 Docenti Donna, pari all’81,5% del totale – Durante la Giornata Internazionale della Donna, l’analisi effettuata sul Portale unico del Ministero dell’Istruzione, Tuttoscuola, ha rivelato dati significativi riguardo la composizione di genere del corpo docente nelle scuole statali italiane per l’anno scolastico 2022/2023. Si è scoperto che delle 943.681 figure professorali totali, 768.667 sono donne, rappresentando così l’81,5% del totale.
Tra queste, il 75% è impiegato con contratto a tempo indeterminato, mentre il 25% risulta essere personale supplente, con contratti annuali o fino al termine dell’anno scolastico.
Un aspetto particolarmente degno di nota riguarda l’elevata presenza femminile nella scuola dell’Infanzia e Primaria, dove rispettivamente il 99% e il 96% degli insegnanti di ruolo sono donne.
Al contrario, la percentuale di uomini in queste fasce di insegnamento è inferiore all’1% nella scuola dell’Infanzia e meno del 4% nella Primaria, mentre aumenta leggermente nella scuola secondaria di I grado, raggiungendo poco più del 22%.
Nella scuola secondaria di II grado, gli insegnanti uomini costituiscono circa un terzo del totale.
Particolare attenzione merita anche il dato che vede una maggiore presenza femminile tra i docenti di sostegno della secondaria di II grado, dove si registra il 74,6%, a fronte di una presenza femminile del 65,4% tra i docenti su posto comune.
La predominanza femminile è più accentuata tra il personale a tempo indeterminato, con 586.673 insegnanti donne su 709.105 totali, pari all’82,7%. Tra i supplenti, la presenza femminile è leggermente inferiore, con 181.994 insegnanti donne su 234.576, corrispondenti al 77,6%.
Tuttavia, si prevede una potenziale diminuzione della presenza femminile a seguito delle future assunzioni di personale precario, dato che la percentuale di uomini tra i candidati è del 22,4%, superiore alla quota attuale del 17,3% tra i docenti di ruolo.
Analizzando i dati per città, Roma emerge con il maggior numero di insegnanti donne, seguita da Napoli, Milano, Torino, Bari e Palermo. A livello provinciale, La Spezia, Piacenza e Terni registrano le percentuali più alte di presenza femminile, mentre Agrigento, Enna e Verbano-Cusio-Ossola mostrano le quote più basse.
Questi dati, pur evidenziando un predominio femminile nel settore dell’educazione, sollevano questioni importanti sulla diversità di genere e sull’equilibrio nelle opportunità professionali all’interno del sistema scolastico italiano.