Il Ministero della Giustizia si appresta a lanciare una serie di concorsi pubblici volti a rafforzare il proprio organico con l’ingresso di nuovi dirigenti. Questa iniziativa è resa possibile grazie al Decreto PNRR 2024, che concede all’ente la facoltà di avviare procedure concorsuali per il reclutamento di 70 unità di personale dirigenziale nel corso del biennio 2024-2025. Tale disposizione è stata ufficializzata con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.52, datata 2 marzo 2024, delineando un importante passo avanti nel potenziamento delle risorse umane all’interno del Ministero.
Il Decreto in questione rientra nelle misure urgenti per il settore della giustizia, come descritto nel Capo VI, art. 22, comma 2. Queste nuove assunzioni si pongono l’obiettivo di implementare le direttive del Decreto Legge 22 giugno 2023, n. 75, successivamente convertito nella Legge 10 agosto 2023, n. 112. Quest’ultimo enfatizza la necessità di promuovere l’efficienza e l’innovazione all’interno del Ministero, in linea con le strategie del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), anche mediante il rafforzamento dell’organico dirigenziale.
In deroga alle consuete limitazioni assunzionali, il Ministero ha quindi ottenuto il permesso di procedere con l’assunzione a tempo indeterminato di 70 dirigenti di livello non generale, nei limiti dell’organico previsto, estendendo l’autorizzazione anche al successivo biennio 2024-2025. Questo rappresenta un’importante occasione per i professionisti qualificati interessati a contribuire al miglioramento e all’innovazione del settore giuridico e giudiziario italiano, partecipando attivamente agli obiettivi di sviluppo e modernizzazione promossi dal PNRR.
Il Ministero della Giustizia sta pianificando l’assunzione di nuovi dirigenti attraverso un processo di selezione che prevede l’organizzazione di concorsi pubblici nel corso del 2024. Questo programma di reclutamento è delineato in dettaglio dal Decreto Legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito con modifiche dalla Legge 10 agosto 2023, n. 112, che stabilisce le seguenti modalità:
- Almeno il 50% dei posti disponibili sarà assegnato mediante concorsi pubblici aperti a tutti i candidati idonei.
- Fino al 30% dei posti rimanenti sarà riservato a membri del personale dell’amministrazione giudiziaria che possiedono i titoli di studio richiesti e che hanno accumulato almeno cinque anni di esperienza nella terza area professionale.
- Un’ulteriore quota, non superiore al 15% dei posti residui, è destinata al personale che, avendo già prestato servizio a tempo indeterminato, ha svolto o svolge ruoli dirigenziali non generali per almeno tre anni, con valutazione del rendimento positiva.
Per portare a termine queste procedure concorsuali, è stata autorizzata una spesa di 935.200 euro per l’anno 2024, finanziata mediante una corrispondente riduzione del Fondo previsto dall’articolo 16, comma 3, del decreto-legge n. 75 del 2023.
Gli interessati a partecipare ai concorsi possono trovare i bandi ufficiali nella sezione dedicata sul sito web del Ministero della Giustizia. Successivamente, le informazioni e i bandi potrebbero essere resi disponibili anche su inPA, la nuova piattaforma digitale destinata al reclutamento nel settore della Pubblica Amministrazione. Questo approccio mira a garantire trasparenza e accessibilità, consentendo ai potenziali candidati di accedere facilmente alle informazioni e ai requisiti necessari per partecipare ai concorsi.